Focus

Roma, uno sguardo al futuro. Il 2023 sarà l'anno di Giacomo Arduini?

Lorenzo Canicchio

Continua a volare la Roma di Gianluca Falsini, che domenica ha battuto senza problemi il Bari e, approfittando del pareggio tra Lazio e Frosinone, ha creato un vero e proprio buco rispetto alle inseguitrici. Il gap nei punti (+6 sul Frosinone e +7 sulla Lazio) difficilmente verrà colmato da qui alla fine della regular season, anche se i giallorossi avranno i due scontri diretti proprio nelle ultime due giornate di campionato. I 2007 giallorossi stanno pian piano raggiungendo la perfezione sotto tutti i punti di vista, un'ambizione che un gruppo così forte ha quasi l'obbligo di inseguire. Nella sfida di ieri altre risposte confortanti. Da parte dell'ormai solito Nardin (di cui parleremo nei prossimi giorni), di capitan Di Nunzio, di Cinti e, in sostanza, di tutti gli altri. Senza dimenticare Valenza, che ieri ha sfoggiato una prestazione importante, sfruttando al meglio la titolarità che gli ha concesso Falsini. Tra i tanti profili di altissimo valore che la Roma sta cullando con estrema cura, merita un approfondimento Giacomo Arduini, centrocampista tuttofare dello scacchiere capitolino. Nella scorsa stagione ha ricoperto una miriade di ruoli differenti, ma adesso sembra aver trovato il suo ruolo ideale, quello di mezz'ala. Come sempre, è difficile identificare un modulo preciso per le squadre di Falsini e anche quest'anno vige la regola della liquidità. In generale Arduini agisce come mezz'ala, con il compito di allargarsi in fase offensiva creando superiorità numerica insieme al terzino mancino (di solito Cama, ieri Valenza). Per poi orchestrare l'ultima parte di manovra nei venti metri prima della porta avversaria. Una ragnatela di passaggi, continui scambi e infine l'imbucata finale che quest'anno è finita nel migliore dei modi in ben 34 occasioni. Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda Arduini possiamo dire che si tratta di un centrocampista per certi versi atipico, oltre che duttile. Una mezz'ala capace di svolgere il lavoro difensivo nel migliore dei modi grazie a intelligenza tattica e due polmoni d'acciaio. Un recupera-palloni a tutto campo, che non riesce proprio a non rincorrere qualsiasi cosa si muova sul rettangolo verde. Il tutto condito da uno sviluppo fisico importante, che sta delineando una struttura fisica robusta ma che non fa perdere agilità. In più una tecnica di base di alto livello, come confermato dalle due delle tre reti realizzate da Arduini in questa stagione. Per non parlate di una mentalità già da calciatore navigato, frutto di un’educazione rara. Piccola curiosità, Giacomo Arduini è il nipote di Giancarlo De Sisti, storico calciatore della Roma con oltre 200 presenze all'ombra del Colosseo. Il paragone viene quasi da sè, ma nonostante tutte le differenze del caso, diciamo che nonno e nipote non sono così lontani nel modo di giocare a calcio. 

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