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Tim Cup Primavera
Un primo tempo quasi da incubo, una ripresa di gestione e due tempi supplementari scoppiettanti
25 Aprile 2023
Festa Roma (Foto ©Mirna De Cesaris)
TIM CUP PRIMAVERA – FINALE
FIORENTINA – ROMA 1-2 d.t.s.
FIORENTINA Martinelli, Lucchesi, Amatucci (15'sts Presta), Di Stefano, Berti (16'sts Nardi), Favasuli (37'st Vigiani), Krastev (13'sts Biagetti), Toci (4'sts Sene), Kayode, Comuzzo, Harder (3'sts Capasso) PANCHINA Lagnetti, Dolfi, Elia, Romani, Chiesa, Ievoli, Gentile, Spaggiari ALLENATORE Aquilani
ROMA Baldi, Keramitsis, Faticanti, Chesti, Missori (45'st Louakima), Pisilli, D’Alessio (45'st Pellegrini), Cherubini, Pagano, Cassano (15'sts Majchrzak), Padula (23'st Misitano, 15'sts Vetkal) PANCHINA Razumejevs, Del Bello, Foubert, Ivkovic, Silva, Ruggiero, Falasca, Bolzan, Golic, Mlakar ALLENATORE Guidi
MARCATORI Misitano 2'pts (R), Krastev 7'pts (F), Keramitsis 15'sts (R)
ARBITRO Collu di Cagliari ASSISTENTI Trischitta di Messina e Pragliola di Terni QUARTO UFFICIALE Cherchi di Carbonia
NOTE Espulsi Al 30'st Comuzzo (F) per doppia ammonizione Ammoniti Comuzzo, Padula, Lucchesi, Pellegrini, Krastev, Chesti, Nardi Angoli 8-4 Fuorigioco 0-1
La Coppa Italia è della Roma! Termina un mese iniziato nell'inferno di Verona e culminato nel paradiso di Salerno. Misitano e Keramitsis stendono la Fiorentina all'Arechi riportando a Trigoria un trofeo che mancava da sei anni.
Primo tempo - Roma in totale difficoltà
Mezz'ora di fuoco a tinte viola. I ragazzi di Aquilani partono alla grande, costringendo la Roma a rintanarsi nella propria area di rigore. Di Stefano cerca subito il taglio di Kayode alle spalle di Cherubini, l’esterno colpisce di testa ma, forse impaurito dall’uscita di Baldi, spedisce al lato. Subito un nuovo pericolo per Baldi, stavolta dalla bandierina: il portiere calcola male la traiettoria ma c’è D’Alessio a salvarlo. Amatucci pennella poi da calcio piazzato, Lucchesi si sgancia sul secondo palo scavalcando di testa Baldi, la traversa nega il vantaggio ai toscani. È un assedio. Al quarto d’ora è invece provvidenziale la chiusura di Chesti su Berti che aveva dato il via all’ennesima manovra da applausi della Fiorentina. Continuano ad emergere in maniera veemente le idee che contraddistinguono il calcio di Aquilani: verticale di Harder per Kayode che attacca la profondità tra Cherubini e Chesti prima di scaricare per Di Stefano. Il classe 2003 arriva sul pallone con i tempi giusti ma ciabatta la conclusione che si spegne di due metri al lato. Nell’ultimo quarto d’ora la Roma sembra trovare le misure per contenere la Fiorentina, ma il primo tempo della squadra di Guidi è insufficiente.
Secondo tempo - Gialli, rossi e noia
Il match riprende come si era concluso: la Roma gestisce l'impeto toscano, cercando di far male in contropiede, ma la Fiorentina difende alla bene con un sistema di marcature preventive impeccabile. Non a caso arriva proprio su una veloce ripartenza la chance più importante per i giallorossi. Sgroppata di Cherubini che fa tutto bene, converge verso il centro e mira al secondo palo sfiorando di un nulla il gol del vantaggio. Una manciata di minuti più tardi un eccesso di nervosismo di Cherubini rischia di lasciare la Roma in inferiorità numerica. Il 7 scalcia Kayode ma l'arbitro estrae solo il giallo e Guidi tira un lunghissimo sospiro di sollievo. Il signor Collu di Cagliari non perdona invece Comuzzo che, entrato duro proprio su Cherubini, si prende il secondo giallo lasciando la Fiorentina in 10. Da lì in avanti non succede sostanzialmente nulla, con la Roma che non riesce ad approfittare della superiorità numerica.
Tempi supplementari bum bum
Inizia l'extra time e Misitano sfrutta al meglio uno scambio in area con Cassano per bucare Martinelli. A firmare lo 0-1 è proprio il bomber classe 2005, tra i più giovani in campo, subentrato a metà ripresa a Padula. Aquilani cambia subito e, nonostante il 10vs11, inserisce due attaccanti. Dentro la bestia nera della Roma Capasso e Sene, fuori uno spento Toci e la mezz'ala Harder. Un paio di minuti dal gol e Amatucci pennella ancora con il suo dolce destro. La difesa di Guidi è posizionata malissimo e si lascia sorprendere dall'inserimento di Krastev che, di testa, batte Baldi ancora non impeccabile in uscita. Da una testa all'altra, da quella del Tre Fontane contro l'Inter a quella del 13' nel corso del secondo tempo supplementare dell'Arechi. Angolo corto, Cherubini disegna la traiettoria perfetta che trova lo stacco, sontuoso, di Keramitsis. Martinelli non può fare veramente nulla, l'elevazione della colonna greca è troppo dirompente e lassù non ci arriva nessuno. Lassù, in paradiso, ora c'è la Roma, dove non arrivava da quel 21 aprile 2017.
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