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Benvenuti in Elite. Petriana, Fontana: "La continuità è stata fondamentale"
Un campionato conquistato all'ultima giornata grazie alla vittoria nello scontro diretto con la Polisportiva De Rossi, il miglior attacco con 66 reti fatte, la seconda miglior difesa del girone, con 34 gol subiti, e una prima metà di campionato praticamente perfetta. Così può essere riassunta brevemente la stagione che si è da poco conclusa della Petriana, che con merito ha conquistato la promozione in Elite chiudendo in vetta al girone C. Alessandro Fontana, allenatore della formazione gialloblù, ha analizzato così il successo raggiunto insieme ai suoi ragazzi: "Quello da poco concluso è stato per noi un campionato speciale e allo stesso tempo soffertissimo perché il nostro era un girone di ferro, con 8-9 squadre attrezzate per poter vincere il campionato. Penso però di poter dire che alla lunga abbia vinto la squadra più continua nell'arco di tutto il percorso: abbiamo chiuso il girone d'andata con 12 vittorie e un solo pareggio, che a pensarci ora è pazzesco! Ha vinto il gruppo più forte e più unito, sono contento che i ragazzi hanno dato tutto, sacrificandosi fin dall'inizio, il 24 agosto, spingendo da subito sull'acceleratore. È stata una gioia immensa per me e per tutti loro, ragazzi speciali che hanno il grande merito di aver vinto un girone davvero infernale" Il tecnico ha poi fatto riferimento all'importante traguardo raggiunto a livello personale: "Per me questo è l'ottavo campionato vinto in carriera, questo però permettimi di dire che ha un sapore particolare, perché è arrivato con mio figlio accanto. È stato il nostro capitano e questo per me rappresenta una gioia doppia. Ogni campionato ha la sua importanza e sono felice di rimanere anche la prossima stagione alla Petriana alla guida dei 2008" Mister Fontana ha poi raccontato i punti di forza della squadra e della dirigenza che ha portato a ottenere risultati incredibili in tutte le categorie: "La nostra forza è sempre stata la coesione, non solo nel nostro gruppo ma in tutta la società. La Petriana è una famiglia, non ci sono invidie, c'è una forte unione di intenti tra allenatori e membri dello staff: io sono anche direttore tecnico, con la dirigenza e con la proprietà si tifa l'uno per l'altro e penso che questa sia stata la nostra forza. Siamo fieri e orgogliosi di poter dire di essere la prima squadra dilettantistica del Lazio che è riuscita a centrare nello stesso anno tre promozioni in Elite con tre categorie differenti, sintomo di una voglia di stare insieme e fare le cose per bene. Dedico questa importante vittoria alla società, al presidente Settimi, a Cesare un nostro collaboratore esterno, al D.S. Moscatello con il quale collaboro da anni, alla segretaria Federica che non ci ha mai fatto mancare nulla e a tutto il mio staff, Fabio, Andrea e Antonio, che mi hanno supportato e sopportato tutto l'anno, senza di loro non ce l'avremmo mai fatta. Infine dedico tutto questo anche alla mia famiglia, alla mia compagna Raffaella e ai miei figli Ginevra, Gabriele e Samuele: sono le persone alle quali levo più tempo durante l'anno e che ringrazio davvero. In particolare vorrei elogiare la professionalità di Samuele, non era facile affrontare una stagione lavorando con il padre nello stesso spogliatoio: mi ha messo nelle condizioni di farlo alla perfezione comportandosi bene, in maniera esemplare e seria". In conclusione alla richiesta di indicare l'allenatore che per lui è fonte di ispirazione, il tecnico gialloblù ha menzionato l'attuale mister della Lazio: "Io prendo come esempio Maurizio Sarri, per me è un maestro e dobbiamo imparare tanto da lui. Penso che sia davvero maniacale nello svolgere il suo lavoro, nel far migliorare i giocatori che ha a disposizione e nel far giocare bene la squadra, con movimenti studiati a memoria. Con le dovute proporzioni per me Sarri è un vero punto di riferimento: cerco sempre di rubare tanto con gli occhi da lui visto che ho avuto la fortuna e la possibilità di andare a vedere dal vivo i suoi allenamenti. Mi piace tanto a livello calcistico."