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Primavera 1 e 2: ecco la Top 11 della stagione!

Il tecnico campione d'Italia Federico Coppitelli - migliore per distacco - a guidare la nostra formazione ideale

13 Luglio 2023

Primavera 1 e 2: ecco la Top 11 della stagione!

Difficilissimo stilare una formazione con soli undici giocatori visto che – nonostante tutto – qui il talento non manca. E se è complicato in generale, per ogni categoria, in Primavera le difficoltà si amplificano. Di fatto tre campionati (Primavera 1 e due gironi di Primavera 2), con i sotto età che avanzano da Under 18 e Under 17 e, soprattutto, con diversi giocatori che salgono e scendono dalla prima squadra. O dall’Under 23, come nel caso della Juventus. Insomma, la carne al fuoco è tantissima e per questo ci siamo imposti alcuni paletti: premiare i più giovani ed escludere i fuori quota. A guidare questo top team non può che essere Federico Coppitelli, principale autore di un’impresa clamorosa con il suo Lecce, condotto fin sopra il tetto d’Italia. Dopo i due Scudetti dilettanti con la Tor Tre Teste e i due prof. con la Roma, ora anche quello di Primavera 1.

Un trio d’acciaio a protezione del “bimbo”
A proteggere la porta della nostra Top 11 ci pensa Tommaso Martinelli, giovanissimo estremo difensore della Fiorentina a cui Aquilani ha dato fiducia ad inizio stagione. Il classe 2006 ha risposto con la sicurezza di un veterano e interventi prodigiosi, ma i margini di crescita sono ancora decisamente ampi. Da questa difesa a tre restano tagliati fuori due terzini destri dalle qualità importanti: Kayode, sempre della Fiorentina, e Palestra, classe 2005 duttile e versatile che farà le fortune dell’Atalanta. Allora ecco che sul centro destra troviamo Gabriele Calvani, baluardo difensivo del Genoa primo della classe nel Girone A di Primavera 2. Sul versante opposto Dorgu, tra le scoperte più soddisfacenti della dirigenza leccese, diventato presto una certezza inossidabile per Coppitelli. Al centro il 2005 Huijsen, la gallina dalle uova d’oro che la Juventus si è andata a prendere dal Malaga. Vede la porta come un attaccante, piedi formidabili e attitudine da centrale vecchio stampo.

Una valanga di qualità
Iniziamo dall’equilibratore di questo centrocampo sicuramente volto all’attacco, Lorenzo Amatucci, geometra della Fiorentina di Alberto Aquilani, con cui ha sfiorato Coppa Italia e Scudetto. Ai suoi lati Pisilli - che di un soffio vince il ballottaggio con il collega giallorosso Pagano (oltre che con Cangianiello) - e Di Tommaso. I due capitolini sono reduci da una stagione da applausi. Il primo ha contribuito al buon cammino della Roma in una stagione eccezionale dal punto di vista personale (esordio con Mourinho docet). Il secondo, in maniera ancor più fattiva, è stato tra i protagonisti indiscussi del volo delle Aquile verso la Primavera 1. Sulla trequarti Yildiz, per cui vale in sostanza lo stesso discorso fatto per Hujsen. Anche lui 2005, anche lui della Juventus: incanta col pallone tra i piedi e i numeri parlano da soli. Solo una domanda: cosa aspetta Max Allegri a lanciarlo?

Un mix di forza e freschezza
Partiamo dal riferimento centrale, Esposito dell’Inter, reduce da una stagione costellata di soddisfazioni personali. 16 gol in Primavera e continue chiamate azzurre, anche da sotto età come la più recente che è valsa la convocazione da parte dell'Under 19 per l’Europeo. Spiace e non poco per Burnete, bomber totale del Lecce campione d’Italia che ha contribuito e non poco - con 18 gol all’attivo - al grande cammino dei pugliesi. Alle sue spalle due altri giovanissimi, Bruno e Sanà Fernandes, rispettivamente 2005 e 2006. Il purissimo talento del Sassuolo ha messo a referto 18 gol e 6 assist, il tutto da trequartista. Non abbiamo dubbi su chi sarà il prossimo giovane lanciato in Serie A dai neroverdi dopo Luca D’Andrea (un altro che qui poteva starci eccome). Al suo fianco Sanà Fernandes, un vero e proprio colpaccio di mercato assestato dalla Lazio nel settembre scorso, con i biancocelesti che lo hanno prelevato dallo Sporting Lisbona. Non ci ha messo troppo ad integrarsi e, una volta salutati inutili ghirigori col pallone tra i piedi, il portoghese ha mostrato tutto il suo immenso valore. Prima con l'Under 17, poi con l'Under 18 e infine con la Primavera di Stefano Sanderra, sospinta nel massimo campionato regionale anche dalle giocate di Sanà.

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