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Tanti i jolly a disposizione di Sanderra, che avrebbe preferito qualche innesto in più, ma alla fine saprà gestire una rosa chiamata a mantenere agilmente la categoria
25 Agosto 2023
Saná Fernandes, sarà l'anno dell'esplosione? (Foto © De Cesaris)
Il vento è cambiato, si comincia a respirare un’aria del tutto nuova, diversa rispetto alle stagioni precedenti. La Lazio è finalmente tornata nel posto a cui appartiene, la Primavera 1, anche se troppe volte ha scherzato con il suo destino, e quest’estate dalle parti di Formello il cambio di rotta c’è stato, seppur non ancora totalmente. L’entusiasmo e la gioia arrivati dopo la promozione nello scorso maggio, sono stati man mano sostituiti dalla consapevolezza di dover imbastire a dovere una rosa che fosse competitiva, in una categoria crudele e tiranna come poche. Come ricordato bene da mister Stefano Sanderra difatti, il rischio di retrocessione che ha coinvolto Milan ed Atalanta nella passata stagione, deve essere un campanello d’allarme, soprattutto per una neopromossa. Proprio per questo difatti Fabiani si è mosso sul mercato, magari ci si aspettava qualche rinforzo in più, ma di certo la rosa allestita può centrare assolutamente la salvezza, e poi magari togliersi qualche soddisfazione. È doveroso però precisare come mantenere la serie sia l’obiettivo principale, almeno ad oggi, alla vigilia dell’inizio dalle danze. Domani mattina (ore 11:00) difatti i biancocelesti scenderanno in campo per la loro prima partita stagionale, sul campo di un’Atalanta vogliosa di riscattare una stagione passata con troppe ombre e poche luci. Servirà quindi subito massima concentrazione, ma noi vogliamo concentrarci in particolar modo su quelli che saranno i protagonisti, non solo a Bergamo, ma per tutta l’annata che verrà.
I movimenti in uscita da parte della dirigenza sono stati chiari e anche di spessore. Il primo nome che viene alla mente è per forza quello di Valerio Crespi, passato in prestito secco al Cosenza dopo aver rinnovato con i biancocelesti. La perdita, per il momento annuale, del gioiello ex Savio ha portato Fabiani e Bianchi a dover infoltire un reparto ritrovatosi un po’ scoperto nel ruolo di prime punte e non solo, visto anche l’esodo obbligato dei 2005. Il problema però è stato prontamente risolto dalle società. Gli arrivi del 2004 ex Empoli Tommaso Cappelli e del giovanissimo classe 2007 Niccolò Urbano dall’Inter, insieme all’approdo di Flavio Sulejmani dal Perugia, hanno messo una pezza in questo senso, completando, almeno a livello numerico, il pacchetto offensivo a disposizione di Sanderra. Le speranze più grandi ovviamente sono riposte nel classe 2006 Federico Serra, promosso direttamente dall’Under 17, un talento purissimo, pronto a sobbarcarsi le maggiori responsabilità sotto porta. Se ci si aggiunge anche l’ultimo colpo arrivato dagli USA Lorenzo D’Agostini, l’attacco è chiuso, considerando come alla corte di Formello ci saranno ancora Baldé, fondamentale nella promozione della scorsa stagione, Saná Fernandes, fresco di una pre season straordinaria con Sarri nonché il gioiello assoluto dalle parti di Formello, e anche Diego Gonzalez, chiamato probabilmente a fare da spola tra la prima squadra e la juniores.
Se in zona gol magari sarà necessaria forse qualche settimana per vedere gli ingranaggi ben messi a posto, il punto fisso della rosa rimane la difesa. Che questo sia il reparto maggiormente valido per Sanderra ci sono pochissimi dubbi, considerando l’alto livello della retroguardia. Alla fine capitan Fabio Ruggeri è rimasto a comandare la linea dei capitolini, insieme allo sparring partner perfetto, quale Matteo Dutu. I due hanno costruito una muraglia nell’ultimo campionato, tenendo altissima l’asticella del rendimento. Oltre a loro ci sarà anche Andrea Petta, che magari nel ruolo di terzino sinistro potrà tornare a dominare in campo, nonostante quella sia la zona di competenza di Alessandro Milani, il frecciarossa forgiatosi in maglia biancoceleste. Corsia in cui concorrerà anche Matteo Marini, arrivato dall’Inter in estate. Per chiudere non bisogna neanche sottovalutare le quotazioni di un giocatore formidabile come Matteo Zazza, difensore classe 2005, rimasto per ora nella Capitale, che dovrà sgomitare per prendersi la titolarità, anche se le doti sono da calciatore autentico. L’ultimo slot dei centrali è occupato dalla coppia Gianluca Petrucci-Stefano D’Agostini (sebbene il primo potrebbe anche lasciare la Capitale), mentre per la corsia destra per ora il posto dovrebbe esser di Filippo Bedini, ad oggi senza rivali particolari nel ruolo dopo l’addio di Floriani Mussolini. Con Magro a difendere i pali, nonostante la concorrenza pregiata con Renzetti, la fase difensiva sarà sicuramente la base da cui ripartire, visto il valore, lo status di certi giocatori, a cui bisognerà abbinarci le giuste trame di gioco.
E proprio qui si arriva all’ultimo aspetto da analizzare, quello del centrocampo. Qui non è arrivato nessun volto nuovo, ma la dirigenza ha voluto puntare su un mix di “veterani” insieme a qualche “giovane” di qualità, prelevato dalla floridissima annata dei 2006. Insieme al confermatissimo Di Tommaso, fresco anche di contratto, e a Napolitano, ci saranno ottime chance di vedere spesso in campo il metronomo Gabriele Paolocci, senza escludere il pendolino Lorenzo Ferrari. Due profili molto graditi a mister Sanderra, che così ha pensato di compensare le partenze forti di Oliva e Di Porto in mezzo al campo. In cabina di regia alla fine i nodi sembrano essere sciolti. Larsson Coulibaly dovrebbe rimanere, svolgendo probabilmente il ruolo di perno centrale della manovra, data anche la sua grande esperienza con i biancocelesti, che lo ha portato negli anni a diventare un punto fisso della formazione, indipendentemente dagli allenatori. Il duello tra mediani però si appresta ad essere il più interessante in rosa, vista la permanenza di Marco Nazzaro. Il capitano di lunga data dei classe 2005 è rimasto a Formello, nonostante qualche mese sembrava fosse il tempo dei saluti, alla fine la dirigenza ha cambiato idea. Il valore dell’ex Lodigiani è altissimo, e, considerando anche la stima dell’allenatore nei suoi confronti, le quotazioni del play sono destinate a salire. I jolly quindi nel mazzo di Sanderra non mancano decisamente, considerando pure Bigotti, Rossi e Sardo, e di certo il mister saprà alla perfezione come utilizzare ogni pezzo a sua disposizione. La scalata sarà difficile, ma visto anche il nuovo regolamento che prevede una sola retrocessione, l’obiettivo sembra pienamente alla portata delle Aquile, che da domani dovranno rimettere le basi per tornare a splendere come negli anni passati in Primavera. Magari togliendosi sfizi importanti.
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