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l'intervista
29 Settembre 2016
Moreno Torricelli ©zonacesarini.net
Moreno Torricelli fu uno degli ultimi, uno dei pochi, a realizzare un sogno coltivato da bambino quando era ormai diventato un uomo. Al compimento dei 22 anni, il terzino passò infatti dalla Caratese, in Serie D, alla Juventus. Inaspettatamente. Voluto fortemente da Giovanni Trapattoni, si ritrovò in poco tempo a giocare titolare in una delle formazioni più competitive d'Europa, tra Peruzzi, Ravanelli, Del Piero e Vialli. Una cometa, un treno preso al volo, uno di quelli che non passa quasi mai. "Fu un'eccezione", racconta a Gazzamercato.it proprio Torricelli. 25 anni dopo, c'è chi sogna di ripercorrere la sua stessa storia. Difficile? Forse impossibile. L'ex juventino la vede così: "Io sono stato molto fortunato. Oggi dove c’è molta più concorrenza internazionale e il mondo è cambiato dal 1990. Da tutti i punti di vista. Prima i ragazzi sino ai quattordici anni praticavano tre sport. Adesso fin da piccoli si dedicano a uno solo con aspettative e pretese maggiori. Da bambini noi si scendeva in strada a tirare quattro calci al pallone. Oggi ci sono tante distrazioni e impegni per i bambini. Siamo nell’era di internet e del tutto e subito. Serve impegno e sacrificio per inseguire un sogno". Nulla di più semplice, nulla di più complicato. Purtroppo.
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