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l'intervista

Unicusano e Racing, le parole di Pochesci e Giannichedda

I due allenatori analizzano rispettivamente il pareggio contro il Messina e la sconfitta contro l'Olbia

29 Novembre 2016

Sandro Pochesci e Giuliano Giannichedda ©unicusanofondicalcio.com/SS Racing CLUB ROMA

Sandro Pochesci e Giuliano Giannichedda ©unicusanofondicalcio.com/SS Racing CLUB ROMA

Un pareggio sullo stretto per l'Unicusano Fondi, una sconfitta dolorosa ad Olbia per la Racing Roma. E' stato un weekend agrodolce per le due compagini laziali. Il tecnico dei pontini, Sandro Pochesci, ha così commentato a messinanelpallone.it l'1-1 in terra siciliana: "Come nei match in casa mettiamo furore agonistico in campo, così dobbiamo farlo anche in trasferta. Questa è una squadra costruita in poco tempo, fatta di giocatori che aveva voglia di vendetta dopo le esperienze sfortunate che avevano vissuto in altre società. Nel calcio si vince prima con la testa e poi con i piedi e non dobbiamo sempre aspettare lo schiaffo degli avversari per reagire. Serve più carattere".

Sandro Pochesci e Giuliano Giannichedda ©unicusanofondicalcio.com/SS Racing CLUB ROMA

Queste invece le parole di Giuliano Giannichedda, allenatore della Racing Roma, sul sito ufficiale della società: "Nonostante il risultato e la situazione in classifica non si può smettere di pensare in prospettiva. Certo, se vieni ad Olbia a giocare contro una squadra organizzata e ti fai male da solo, lasciando spazi all'avversario da subito e andando sotto, vai inevitabilmente in difficoltà. Avevamo preparato una gara diversa, ma il loro gol iniziale ci ha rovinato i piani. Non siamo riusciti neanche a concretizzare quelle occasioni che abbiamo creato. Quest'ennesima sconfitta fuori casa significa che manchiamo un po' in personalità e voglia di sacrificio. Quanto vedo queste prestazioni mi arrabbio non per gli errori tecnici ma per l'atteggiamento, e non è la prima volta. È su questo che dobbiamo lavorare, perché sembra che si entri in campo per l'onore di firma. Invece bisogna giocare con sacrificio e umiltà, altrimenti non si va da nessuna parte. Venivamo da prestazioni ottime in casa, sotto tutti i punti di vista. Bisogna ricordarsi da dove si viene, perché oggi in campo nella mia squadra, tranne due elementi, gli altri non avevano mai giocato in questa categoria".

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