Il caso
Addio Racing Latina, ritorna il calcio a Fondi
La nostra analisi dopo lo stop da parte della FIGC al trasferimento del club di Pezone nel capoluogo pontino
“Il destino mescola le carte, sta poi a noi giocarci” sosteneva Schopenhauer e probabilmente in casa Racing ci si aspettava di avere una le carte giuste, ma la Dea bendata, si sa, ci mette sempre lo zampino. Succede allora che la telenovela che ha visto coinvolte in questa rovente estate il Racing Roma, l’Unicusano Fondi (poi il Fondi) ed il Latina Calcio trovi un epilogo inaspettato e sorprendente. Procediamo per gradi. Al tavolo da gioco sono presenti diversi giocatori di diversa caratura: una società che vuole ambire alla serie B e che riesce a divincolarsi dall’attuale Lega Pro cedendo il titolo (l’Unicusano), una società che si ritrova iscritta al prossimo campionato di Lega Pro, ma alla ricerca di una identità e di un organigramma (il Fondi), una società retrocessa, ma affamata di Professionismo con un presidente pronto a rilevare il titolo ed a disputare nuovamente la Lega Pro (il Racing di Antonio Pezone) ed una società blasonata, ma fallita, desiderosa di riportare il calcio che conta nel capoluogo (il Latina). Già così si capisce che la partita sarà di quelle vive, combattute, dove il pericolo e la paura di trovarsi con un pugno di mosche è decisamente alto. Il primo ad abbandonare il tavolo è proprio l’Unicusano che, carte in tavola, rileva il titolo della Ternana e saluta tutti dall’alto della serie cadetta nazionale. Il Fondi barcolla, da solo sa di non avere carte vincenti. Il Racing ha quelle giuste, si fa avanti con Pezone e rileva il Fondi accedendo, di fatto, in Lega Pro. Il Latina passa la mano, aspettando sornione l’evolversi delle cose. Ad accordo raggiunto, cala una mano vincente che spiazza il Fondi e permette al Racing di portarsi a casa il piatto. Prende corpo il progetto Racing Latina con buona pace del Fondi costretto ad abbandonare il tavolo da gioco, sconfitto. Ma quando ormai la partita sembrava essere scritta, ci ha pensato la Dea Bendata a fermare i festeggiamenti riportando la vittoria in mano al giocatore che pareva ormai fuori: il Fondi. In realtà, la partita è stata decisamente più difficile e complicata di come abbiamo voluto raccontarla. A spezzare il sogno di Pezone e del sindaco del Latina, Coletta, ci hanno pensato il presidente della Serie C (ex Lega Pro), Gabriele Gravina, ed il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, i quali, sollecitati nei giorni scorsi dalla lettera del sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, in cui il primo cittadino chiedeva chiarimenti in merito al passaggio del titolo fondano al Latina e la garanzia per la città rossoblu di poter avere comunque un titolo sportivo, hanno dato vita ad un clamoroso dietrofront che ha riportato il titolo a Fondi dove l’ormai ex Racing Roma dovrà obbligatoriamente giocare, annullando ogni speranza per il Latina che vede così sfumare, dopo il fallimento, il progetto del professionismo. Un epilogo clamoroso e inaspettato che ha riportato il sorriso a Fondi, ma che ha gettato nello sconforto il Latina. La favola Racing Latina non ha fatto in tempo a nascere che già è finita. A rendere il tutto ancora più amaro il fatto che, a Chianciano, da foto pubblicate sui social, si stava allenando una squadra con le divise aventi i colori sociali del Latina, che sulla carta c’era già un organigramma ben definito con tanto di allenatore (Giuseppe Giannini) e giocatori. I tifosi del Latina sono ovviamente delusi e arrabbiati per il mancato approdo in Serie C, ma soprattutto perché i termini per un eventuale campionato di serie D sono ridotti ai minimi e c’è il grosso rischio di dover abbandonare il calcio, almeno per questa stagione. Mentre il presidente del Racing, Antonio Pezone, raggiunto al telefono si è trincerato dietro un laconico: “Non rilascio interviste”, a Fondi si respira l’aria di chi ha aspettato che la vicenda facesse il suo normale corso. La prossima settimana è previsto un incontro tra il Sindaco De Meo e Pezone per fare il punto sulla situazione venutasi a creare, anche dopo le dichiarazioni del presidente romano che aveva preso le distanze dalla piazza fondana. Sul tavolo delle trattative ora ci sono due possibilità: la prima è quella che Pezone tenga fede a ciò che aveva dichiarato nella sua conferenza al “Purificato”, prendendo in mano la società che sarà denominata Racing Fondi e disputando il suo campionato regolarmente; la seconda è che l'imprenditore rimetta nella mani del sindaco il titolo sportivo e, una volta riconosciutigli i suoi precedenti adempimenti economici, saluti una piazza con la quale non è mai scoccata la scintilla. In questo momento le voci che si susseguono sono tante. La tifoseria rossoblu sembra aver trovato un rinnovato amore per la squadra e si parla già di cordate di imprenditori locali pronte e prendere in mano le redini dello storico Fondi Calcio. Si parla anche di allenatori conosciuti e quotati (come il tecnico Alessandro Parisella) alla guida di una rosa che sarà composta prevalentemente da giovani del luogo per dare vita ad un campionato degno, ma di basso profilo. Tante le voci di corridoio e tante anche le bocche cucite in questi giorni particolarmente delicati. Resta da comprendere il destino dei calciatori che avevano sposato questa avventura nerazzurra. Troppi i punti interrogativi e troppe le domande, per avere risposte sicure e certe si dovrà aspettare la decisione di Pezone, quella del Sindaco e poi man mano vedere come dovranno essere gestite tutte le dinamiche societarie e non. Il tavolo da gioco, per ritornare alla metafora di prima, è stato abbandonato, ma la partita è tutt’altro che conclusa.