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la decisione

Siamo alla svolta? In arrivo le Seconde Squadre

Pubblicato il comunicato ufficiale della FIGC che potrebbe rilanciare i settori giovanili italiani. Chi vuole la selezione B dovrà pagare oltre un milione: ecco tutte le norme

11 Maggio 2018

Fabbricini, Commissario della FIGC ©figc.it

Fabbricini, Commissario della FIGC ©figc.it

Fabbricini, Commissario della FIGC ©figc.it

Finalmente ci siamo, potremmo finalmente trovarci di fronte all'inizio di una nuova era per il movimento del calcio italiano. Anche il Belpaese, infatti, sembra aver deciso di mettersi al passo con il resto d'Europa. Largo dunque alle famose Seconde Squadre che partiranno dalla Serie C, colmando i posti lasciati vacanti dai club non iscritti, e faranno regolarmente classifica con tanto di possibile promozione in Serie B. Scopriamo nel dettaglio come la FIGC ha deciso di regolamentare il tutto.


Iscrizione Le seconde squadre occuperanno i posti lasciati liberi dai club che non riusciranno ad iscriversi. Il riempimento seguirà un ordine preciso: “una Seconda squadra di Serie A, una società retrocessa dalla Serie C e una società che abbia disputato il Campionato di Interregionale”. Visto il gradimento mostrato negli anni dai vari responsabili dei settori giovanili per la creazione della squadra B però, è lecito aspettarsi uno scenario secondo il quale non ci sarebbero abbastanza posti per tutti. In questo caso la FIGC si è riservata di stilare una graduatoria distinta per ogni tipologia di società secondo dei criteri che “verranno definiti, nello specifico, con separato provvedimento”.


Quanto costa? Quanto peserà ai club di Serie A (perchè il diritto di avere una seconda squadra è riservato solo alle realtà della massima serie) avere una squadra satellite? Si parte con un contributo alla Lega Italiana Calcio Professionistico di 1 milione e 200 mila euro che verrà richiesto per ogni anno di iscrizione, consapevoli che la società di Serie A che partecipa con la Seconda squadra ad un Campionato professionistico di categoria inferiore non acquisisce diritti economici, né il diritto di voto nell’ambito di detta categoria.


Promozioni ma non retrocessioni Tutte le squadre B faranno classifica e prenderanno regolarmente parte al campionato. Spazio dunque anche alle possibile promozioni in Serie B (a patto che alla fine del campionato prima e seconda squadra non militino nella stessa categoria, in questo caso quest'ultima scenderà nella categoria inferiore) ma non alle retrocessioni. Se la Seconda Squadra retrocede in Serie D, l'anno seguente non si potrà iscrivere al campionato di Interregionale ma potrà accedere al successivo campionato di Serie C soltanto dopo che verranno soddisfatte le richieste di iscrizione della altre seconde squadre.


Chi ci giocherà? Questa è probabilmente la parte più interessante. In lista spazio per 23 calciatori ma 19 nati dal 1996 in poi e massimo 4, tra cui uno nel ruolo di portiere, nati prima del 1 Gennaio 1996 a patto che questi non siano già inseriti nell'elenco dei 25 calciatori della prima squadra e non abbiano giocato più di 50 gare nel campionato di Serie A. Almeno 16 calciatori inseriti nella distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per almeno sette stagioni sportive, una misura volta ad evitare che le seconde squadre diventino parcheggi di lusso per giocatori stranieri acquistati per motivi di immagine o altro. Ovviamente via libera al passaggio tra prima e seconda squadra, in qualsiasi momento e dunque non solo durante le finestre di mercato, a patto però che un giocatore non raggiunga le 5 presenze tra i grandi. In questo caso non potrà tornare a far parte della seconda squadra.

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