Lazio, Rocchi e Alboni esempi di continuità che paga

Dopo anni la carta fedeltà in casa Lazio appartiene a due personaggi, che stanno dimostrando che la continuità paga. Rocchi e Alboni stanno collezionando punti dallo scorso anno e in questa stagione vorrebbero riscuotere i premi dovuti. Ma anche se la stagione non dovesse trovare un seguito, alla fine i risultati sarebbero tutti dalla loro parte. I due sono infatti gli unici mister delle categorie nazionali biancocelesti ad aver trovato posto in panchina per almeno due anni consecutivi (anche se la storia con la Lazio per entrambi dura da molto più tempo, uno come giocatore, l'altro come allenatore). I casi però sono diversi: Rocchi è riuscito a mantenere il gruppo dello scorso anno, mentre Alboni è stato riconfermato non con la stessa squadra, bensì sulla stessa categoria, l'Under 16. Il tecnico veneziano ha messo le basi per la sua costruzione la scorsa stagione, riuscendo a vincere tutto quello che c'era da vincere a livello regionale. Questa stagione il salto nei nazionali è stato imoortante, ma nel girone d'andata la Lazio ha dimostrato di poterci stare alla grande. In quello di ritorno un piccolo calo, che ci può stare in una stagione così lunga. Flessione che non può peró cancellare ció che di buono è stato fatto fino ad ora. Il discorso che riguarda Alboni invece è diverso. L'anno passato aveva dimostrato come al mister piacessero le sfide, riuscendo a portare ai play-off una squadra che sulla carta aveva poche possibilità di riuscirci. Il gran lavoro svolto ha convinto Bianchessi ad affidargli un'altra complicata sfida quest'anno, sempre nella categiore dell'Under 16. E come se fosse un dejà-vu, Alboni sta riuscendo a compiere un'altra impresa, arrivando ad occupare il terzo posto e insidiando il secondo. La Lazio ci ha creduto e Rocchi e Alboni la stanno ripagando: sono loro il simbolo di una continuità che porta risultati.