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l'intervista

Gravina: "Il 3 maggio in campo? Ci stiamo lavorando"

Le parole del presidente della FIGC: "Un danno alla Lega Serie A di quasi 700 milioni di euro"

19 Marzo 2020

Gabriele Gravina (foto figc.it)

Gabriele Gravina (foto figc.it)

Gabriele Gravina (foto figc.it)

Nuovo intervento del presidente della Figc, Gabriele Gravina, che ha parlato a Radio Punto Nuovo. Ripresa del campionato, porte chiuse e slittamenti ovviamente i discorsi affrontati: "I ricordi belli di questo sport rappresentano il punto da cui ripartire. Ritornare in campo il 3 maggio? Una data non casuale quella proposta dal Ministro Spadafora, stiamo lavorando da qualche giorno su quest'idea. Lo spostamento dell'Europeo ha aperto molti nuovi scenari. Ripartendo appunto il 3 maggio e inserendo qualche giornata in mezzo alla settimana, si arriverebbe a chiudere il campionato il 30 giugno, ma purtroppo non escludiamo che si possa ripartire più tardi". Si riapre anche la questione porte chiuse: "Non lo escludiamo. Si può ricominciare senza pubblico per poi valutare la situazione giornata dopo giornata. Riaprire i cancelli degli stadi rappresenterebbe l'uscita da un brutto incubo. Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che stanno lavorando in prima linea: quando vedremo la luce sarà soprattutto per merito loro. Parlare di calcio, infatti, in questi momenti è anche abbastanza imbarazzante, ma ci siederemo intorno al tavolo per dare un segnale al sistema e ai giocatori". Conclude il presidente: "Ho paura delle macerie che Covid-19 lascerà nel nostro paese. I diritti TV  sono il sostentamento più importante sul quale si poggia il calcio italiano, ma faremo di tutto per salvaguardare le clausole contrattuali. Ad oggi parliamo di una danno alla Lega Serie A pari a circa 700 milioni di euro".

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