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l'intervista

Gravina: "Non sarò io il becchino del calcio italiano"

Il presidente della figc, intervenuto su Rai 2, è deciso: "Fermarsi oggi sarebbe un disastro" e sulla possibile ripartenza dei campionati a Giugno: "preparato un protocollo, andrà validato"

20 Aprile 2020

Gabriele Gravina, presidente figc

Gabriele Gravina, presidente figc

Gabriele Gravina, presidente figc

Gabriele Gravina non ci sta. Il calcio italiano non può fermarsi e, il presidente della figc, lo ha sostenuto a gran voce nel suo intervento a  Che tempo che fa su Rai2: "Se il calcio non riparte ci sarebbe un pesante impatto negativo, sul settore ma anche sul Paese, visto che movimentiamo circa cinque miliardi - ha sostenuto il presidente che, interpellato su una possibile ripresa dei campionati a Giugno, ha poi aggiunto - "Io non ho mai preso in considerazione l'idea di fermarci, non posso prendermi questa responsabilità. che lascio al governo. Non posso essere il becchino del calcio italiano, è stato preparato un protocollo. che andrà validato, che garantisce la negatività di un gruppo chiuso, non vedo quindi questo tipo di preoccupazione".

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