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Focus
06 Luglio 2020
Musa Juwara ©Bologna
Che iniziasse ad essere "troppo" per la Primavera lo si era inteso già da diverso tempo, così come che nella prima squadra del Bologna potesse ritagliarsi il suo spazio. Nella top 11 di Primavera uscita a gennaio sulle colonne di Gazzetta Regionale il suo nome non poteva che comparire (Clicca qui per leggere l'approfondimento), così come nella top 100 di metà giugno in cui avevamo predetto un suo possibile ampio impiego nel finale di stagione della Serie A (Clicca qui per saperne di più).
Musa Juwara ha fame e lo dimostra ogni volta che mette piede nel rettangolo verde, quel desiderio di spaccare il mondo che solo chi ha vissuto certe esperienze può avere. Come lui, venuto da terre lontanissime, con il suo fratello-pallone da cui non si è mai staccato. Quello stesso pallone che ieri ha scaraventato con violenza alle spalle di Handanovich.
A San Siro va in scena un Inter-Bologna che ai nastri di partenza avrebbe potuto regalare qualche sorpresa considerando l'ottima forma in cui si trova la formazione di Mihajlovic, ma il gol di Lukaku a metà primo tempo mette la gara sui binari nerazzurri. L'espulsione di Soriano al 57' della ripresa segna quella che per molti sarebbe potuta essere la fine. Non se hai un allenatore come Sinisa in panchina. Al 62' il rigore dei nerazzurri può davvero chiudere il match ma dal dischetto non si presenta Lukaku, il tiratore solitamente designato, bensì Lautaro Martinez. Cambiare certi equilibri in corso d'opera non è mai buona cosa e le leggi dure del calcio non perdonano mai, ma questo è un altro discorso. Skorupski tiene in vita i felsinei respingendo la conclusione dagli undici metri e al 65' il tecnico rossoblu getta nella mischia proprio Musa Juwara.
Dopo una manciata di minuti dal suo ingresso in campo l'attaccante gambiano spaventa Handanovich con tiro insidioso, ma è solo il preludio di ciò che accadrà un giro di lancette più tardi. Il talento classe 2001 si avventa su una palla rimasta vagante al limite dell'area e calcia verso la porta, la conclusione non è troppo angolata ma abbastanza potente da piegare le mani del portiere interista per il primo gol in Serie A del gioiellino rossoblu. Juwara inizia ad esaltarsi, la freschezza della giovinezza crea continue apprensioni agli avversari che, di fatto, non riescono mai a prenderlo; ad un quarto d'ora dalla fine fa anche espellere Bastoni. Galvanizzato dal momento più che positivo il Bologna ribalterà il risultato con il diagonare di Barrow. Ma il 5 luglio 2020 resterà la giornata in cui Musa Juwara illuminò San Siro stroncando le speranze tricolori dell'Inter di Antonio Conte e, soprattutto, preservando il sogno Europa del Bologna.
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