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Under 14 Pro
Il centrocampista ha segnato il gol del momentaneo pareggio, colpito due pali e messo in atto una prestazione da migliore in campo
14 Marzo 2022
Mariani a contrasto durante il derby (Foto ©Cervera)
Strapotere tecnico e fisico in mezzo al campo. Una piovra i cui tentacoli sono arrivati in ogni zona del Green Club. Un palo colpito dopo una deviazione in area. Una traversa che ancora trema in seguito ad un destro potente ad incrociare da posizione defilata. E un gol frutto di un mancino perfetto su cui Russi non ha potuto fare nulla. Nel derby di ieri Christian Mariani è stato letteralmente dominante, sotto tutti i punti di vista. Sarà che quando vede il biancoceleste il cuore si scalda più del solito, lui che la Lazio la attirò prima di tutti. Per poi declinare la gentile offerta e conquistare la maglia con la lupa sul petto. Cresciuto nella scuola calcio del Villalba, Mariani segnò pure nella stracittadina di andata contribuendo alla rimonta romanista. Ieri si è riconfermato, aumentando a dismisura la qualità della sua prestazione. Non fosse stato per il laziale Saitta, autore della doppietta decisiva che ha lanciato i ragazzi di Ruggeri alla vittoria, la palma di migliore in campo del derby sarebbe stata sicuramente di Mariani, ma il metronomo giallorosso è stato senza alcun dubbio il profilo di spicco nella formazione di Scala. Quando ad inizio anno parlammo con Luca Ferranti, il tecnico che lo aveva allenato ai tempi della scuola calcio tiburtina, le parole lasciarono spazio a poche altre considerazioni: "Ha sempre spiccato per qualità tecniche e fisiche che nel corso della sua esperienza da noi gli hanno permesso di giocare da sotto età così da accelerare il percorso di crescita. Credo abbia la testa giusta per fare il calciatore, anche se è ancora giovanissimo. Non penso di averlo mai ripreso per mancanza di attenzione o qualche comportamento negativo. Si è sempre contraddistinto per una determinazione quasi fuori dal comune, soprattutto se consideriamo la giovane età". Inizialmente veniva schierato da centrale difensivo, ma un giocatore con quelle qualià non può che agire nella zona nevralgica del campo. Mister Mattia Scala lo ha capito presto alzando il suo raggio d'azione sulla linea mediana. Le risposte fornite ieri sono state decisamente importanti. Feedback che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione giallorossa e, soprattutto, per il futuro.
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