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Roma: neanche il tempo di arrivare che Malafronte già illumina
Ci sono quei giocatori che a primo impatto catturano l'attenzione, quelli che in campo vorresti vedere sempre. Per tecnica, capacità, eleganza e visione di gioco. In fin dei conti sono loro che fanno innamorare su un rettangolo verde. É ancora giovanissimo e reduce da appena una partita in gare ufficiali, però Giovanni Malafronte dà l'idea di essere esattamente quel profilo lì. Non sarà mica un caso se s'ispira a Modric e De Bruyne, e se la Roma è arrivata fino a Napoli per accaparrarselo strappandolo dal settore giovanile partenopeo. Mattia Scala gli ha subito affidato la numero dieci e Malafronte non ha perso tempo per dimostrare che quella maglia tanto importante quanto speciale se la merita. Al Di Bartolomei, domenica mattina, c'era un Cosenza tutt'altro che irresistibile (ma che ha comunque provato a giocarsi le proprie chance). Indipendentemente dall'avversario, però, chi ha qualità da vendere solitamente le sprigiona in ogni occasione e sul prato di Trigoria Malafronte ha subito sfoggiato tutte le sue doti. Piede educatissimo, di quelli che purtroppo vediamo sempre più raramente. Visione di gioco, la verticalizzazione nel sangue e anche discrete doti di inserimento. Queste ultime, in particolare, gli hanno consentito di andare in rete con un meraviglioso pallonetto a superare il portiere cosentino, peccato per la bandierina alta e l'urlo di gioia rimasto strozzato in gola. Al quarto d'ora della ripresa, però, non c'è nessun fuorigioco che tenga: il mancino scagliato si rivela vincente e vale il 4-0 giallorosso. Cresciuto nella scuola calcio Santa Maria Assunta, una società dilettantistica di Pompei, il salto nell'attività di base del Napoli è stata la logica conseguenza per un bambino che già ai tempi dimostrava di avere qualcosa in più. Poi, come spesso accaduto negli ultimi tempi, il club partenopeo non è riuscito a resistere alle lusinghe della Roma nei confronti di Malafronte. In estate il passaggio a Trigoria, i primi allenamenti con Scala e, domenica, anche l'esordio condito dal gol. Struttura fisica già importante, ancora tutta da sviluppare ma che promette bene. Qualità tecniche, un passo "felpato" ed elegante completano il bagaglio di un giocatore che potrebbe rivelarsi del tutto devastante in questa stagione. Quello che più ha stupito, oltre tutto, è stata la capacità con cui si è immediatamente calato nella nuova realtà capitolina: con Modugno e Maccaroni scambiava il pallone con una naturalezza incredibile, trovandosi anche quando gli occhi erano da un'altra parte, almeno in apparenza. Tra pochi giorni i giallorossi voleranno a Benevento per affrontare le Streghe, Malafronte farà dunque ritorno in Campania e chissà che non esulti anche nella sua terra.