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Primavera 1
Il numero 10 mette a referto due assist - per Faticanti e Pisilli - poi chiude la contesa segnando il rigore dell'1-3
07 Novembre 2022
Riccardo Pagano (Foto ©Cinelli)
Sarà che la partita era di quelle importanti, sarà che Faticanti gli ha lasciato la fascia da capitano prima di accomodarsi in panchina, sarà che lo sguardo di Josè Mourinho sulla Primavera è sempre più attento. O sarà che a Ferentino è arrivata la presenza numero 10, lo stesso che porta dietro la maglia. Sarà tutto questo o forse niente, ma Riccardo Pagano è stato il migliore del "derby" contro il Frosinone e ha trascinato la Roma con due assist e un rigore trasformato. Le qualità del centrocampista classe 2004 sono evidenti da tempo e a Trigoria sanno bene di avere un vero e proprio gioiellino, che però negli ultimi tempi si è rivelato un po' opaco, per una mancanza in particolare. Quale? La cattiveria agonistica, la rabbia di andare a strappare il pallone dai piedi dell'avversario quando non arriva con facilità. Forse è per questo che dopo le prime due presenze il tecnico Federico Guidi lo abbia un po' messo da parte, concedendogli appena 53' nelle successive quattro gare. Non si è trattato certamente di una punizione, ma quando la carota non basta, giù di bastone per raddrizzare un talento che non deve neanche pensare di perdersi. Perché Riccardo Pagano è un vero talento e ha tutte le carte in regola per togliersi enormi soddisfazioni nel mondo del calcio. Ad altissimi livelli, s'intende. Dipende tutto da lui e da quella cattiveria agonistica che mostra ancora solo a tratti. A Frosinone è stato il migliore anche per questo. Non che i suoi compagni non abbiano lottato insieme a lui, ma il numero 10 si è trasformato in un difensore centrale vecchio stampo per atteggiamento e mentalità, andando a ringhiare su tutti i portatori di palla del Frosinone. L'intelligenza con cui ha aperto il varco per il gol di Pisilli, o la precisione con cui ha pennellato il corner da cui poi è nata la rete di Faticanti, o ancora la freddezza con cui ha trasformato il rigore del tris non hanno sicuramente stupito. Quello è il suo pane quotidiano. L'atteggiamento, però, ha fatto tutta la differenza del caso ed anche per questo è stato il migliore in campo del big match di Ferentino. I primi positivi segnali si erano visti già a Milano contro i rossoneri, dove aveva messo a segno un assist e coronato la sua prestazione con un gol. Una settimana fa, con l'ostico Lecce, qualche difficoltà in più, come tutto il resto della truppa giallorossa. La speranza, adesso, è che quello di sabato possa essere solo un punto di partenza. Per una definitiva affermazione, in Primavera e... Shhh...
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