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Under 14 Pro

Doppio primato ed unità. Questa Lazio può fare grandi cose

L'alba di un possibile spettacolo in casa biancoceleste, quello che possono regalare i classe 2009 negli anni a venire, solo però mantenendo questo carattere

01 Dicembre 2022

Esulta la Lazio, gruppo dei 2009

La Lazio (Foto © Cassoni)

Una partita con la P maiuscola è stata la stracittadina di domenica, in cui Lazio e Roma si sono affrontate a viso aperto. Era il primo confronto nel campionato nazionale della FIGC per i classe 2009, dopo comunque le sfide nelle categorie minori e il Serilli durante la preparazione, ma di certo l’emozione dei ragazzi non ci ha privato di uno spettacolo stupendo. Quello regalato dalle giocate dei giallorossi, guidati dal duo Bonifazi-Zekaj, aiutati da Susin, ma anche dalla coesione dei biancocelesti, i quali hanno portato la sfida sui propri binari, non abbassando mai il ritmo. La truppa di Assumma ha così coronato un inizio di stagione di grandissima caratura, in cui è uscita sconfitta solo nel girone regionale con la Dabliu, occupando però al contempo la vetta sia in Elite che in quello nazionale. Quest’ultima è stato possibile grazie a sei vittorie consecutive, confezionate dopo il pari raccolto ad Ancona, il quale ha dato una scossa alle Aquile. Nel confronto con i cugini inoltre Miloiu e compagni hanno costretto i Lupi al primo ko stagionale, considerando entrambe le competizioni. La truppa di Andrea Conti ha visto i suoi avversari festeggiare al triplice fischio, come mai gli era accaduto prima. La perla di Diori nel finale ha regalato una gioia immensa ai padroni di casa, sempre più consapevoli del loro valore. Difatti l’allenatore biancoceleste ha indicato più volte come l’obiettivo principale di questa annata sia quello di cercare di livellare la foltissima rosa (quasi trenta elementi) che ha a disposizione. La mission sarebbe raggiungibile tramite l’utilizzo di due formazioni separate nei due campionati, così da consegnare a tutti un feeling migliore con il campo. Nella stracittadina ciò si è visto chiaramente, considerato come gli ingressi a gara in corso abbiano dato un contributo determinante al successo delle Aquile, da Materazzi a D’Agostino, passando proprio per Diori. Una rosa competitiva, la quale affinando i giusti aspetti potrebbe dire la sua sul lungo termine. La caratteristica migliore fino a questo momento è stata quella di saper lavorare perfettamente nella fase di non possesso, aggredendo alti gli avversari fino al portiere in modo da non consentire una manovra facile. Le sensazioni per la stagione sono senza dubbio positive, magari togliendosi qualche sfizietto al termine dell’annata in una categoria sempre molto delicata.

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