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La Lazio ha il suo tridente. Gelli, Serra e Sessa sono i tenori biancocelesti

Stagione bagnata da gol e prestazioni importanti quella degli attaccanti alla corte di Terlizzi, sempre più decisivi in ogni gara

02 Marzo 2023

Serra esulta con Gelli

Serra e Gelli (Foto © Cinelli)

L’essenza di questo gioco è semplice: far gol. La sensazione che si prova quando la palla gonfia la rete non ha eguali probabilmente in qualsiasi altro sport, regalando emozioni uniche, impareggiabili forse. L’urlo che fuoriesce dalla gola, una gioia che unisce e divide sugli spalti, forse l’unica di quella determinata partita. C’è chi negli anni ha potuto ammirare le gesta di Zemanlandia in quel di Foggia, poggiata sugli educati quanto stupendi piedi del trio Signori-Rambaudi-Baiano, ricordo indelebile dalle parti del Pino Zaccheria. Per i più giovani invece impossibile dimenticare i tenori partenopei che incantarono nel magico Napoli di Mazzarri, guidandolo in Italia ed in Europa con la spavalderia della grandi squadre. Cavani, Hamsik e Lavezzi in terra campana hanno lasciato delle immagini bellissime, facendo vedere forse la prima grande squadra in azzurro della gestione De Laurentiis. Ora al Green Club le impressioni sono, con le dovute differenze in base alla categoria, più o meno le stesse per una Lazio che si gode i suoi fiori. Quest’anno l’offensiva di Terlizzi appare onestamente inarrestabile, ancor più dominante della macchina perfetta vista nella passata stagione. Se la solita coppia sospetta Gelli-Serra sta continuando sui suoi livelli, alzando anche l’asticella del rendimento, l’altro protagonista è senza dubbio Ivanoe Sessa. Il trittico biancoceleste sta dipingendo calcio e gol in questo campionato, trascinando a suon di timbri una Lazio comunque grandemente apprezzata, che dispone di una rosa con pochi eguali nel paese per i classe 2006. Merito del mancino di Valerio Gelli ad esempio, con dieci a gol referto, conditi da assist e giocate decisive a ripetizione. Molte delle quali indirizzate spesso agli inserimenti di Federico Serra. I due si cercano con lo sguardo, per poi trovarsi in spazi che solo loro conoscono, sfruttando poi l’animo implacabile sotto porta del bomber capitolino, autore di ben quindici reti nelle prime diciotto partite. Ad aggiungersi finora è stato Ivanoe Sessa, forse il profilo maggiormente cresciuto in questa stagione, migliorando a dismisura rispetto all’U16, sia per senso della posizione, che per tempra mentale, riuscendo quasi sempre ad esser decisivo. Il talento del giocatore è di primissimo livello, e quest’anno lo sta dimostrando, in un tridente pronto ad esplodere ancor di più con l’arrivo dei playoff.

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