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La storia dell'esterno cresciuto nella Tor Tre Teste offre uno spunto di riflessione importante: Milan e Juventus non ci hanno creduto fino in fondo e adesso...
23 Marzo 2023
Simone Condello (Foto ©Cinelli)
E adesso si sta riprendendo tutte le rivincite del caso. Simone Condello è una delle tante stelle che mister Gorgone ha lucidato con pazienza e perseveranza, lavorandoci ogni giorno in maniera quasi forsennata. Concedendo l'errore, applaudendo nei momenti di difficoltà, senza far mancare qualche strigliata, di quelle che fanno sempre bene quando necessarie. Il Frosinone adesso è lì, ad appena 4 punti dal Lecce capolista, in piena zona playoff. Il tutto da neopromossa. Dopo l'esaltante stagione dello scorso anno culminata con la promozione in Primavera 1, quella che doveva essere "La Bella" del campionato, è diventata presto "La Bestia". Tutto merito del lavoro del tecnico giallazzurro e di una società che in estate ha messo a segno una serie di colpi impeccabili, oculati, valorizzando alcuni ragazzi in prestito tra Eccellenza e Serie D, ma non solo. L'area scouting del Frosinone si è mossa anche su chi era rimasto tagliato fuori dalle big. L'acquisto di Simone Condello a titolo definitivo dalla Juventus è proprio frutto di questa logica. Cresciuto nella Tor Tre Teste, nell'estate del 2018 vola a Torino per il grande salto nel professionismo. L'avventura in bianconero parte alla grande e nella prima stagione di Under 15 va subito oltre la doppia cifra. Nei due anni successivi, però, nonostante qualche presenza in meno e un po' di brillantezza opacizzata, il classe 2004 continua a darsi da fare. Non basta, a quanto pare, per guadagnarsi la riconferma e così, al termine dell'annata in Under 17, la Juventus lo gira in prestito al Milan. In rossonero torna a vivere i fasti di un tempo, almeno in parte. 7 gol e una serie di giocate da urlo lo avevano quanto meno rilanciato come talento da "non scartare". In estate torna alla base juventina, ma il club decide decide di non puntarci. Il Frosinone non ci pensa troppo, acquista il cartellino e lo mette a disposizione di Gorgone. Boom. Nelle prime 24 presenze collezionate fino ad oggi, Condello ha messo a referto 10 gol e 4 assist, innalzandosi a trascinatore assoluto dei ciociari, soprattutto nelle sfide di cartello. Oltre alla tripletta di due settimane fa contro la Sampdoria, il 2004 coltivato dalla Tor Tre Teste ha punito anche Empoli, Inter e Cagliari. Mancano quattro gol all'appello nel computo totale, giusto? Due alla Juventus e due al Milan, entrambe decisive per matare rispettivamente zebra e diavolo. Una grande rivincita personale con chi evidentemente non ha creduto fino in fondo nelle sue capacità. Il calcio è questo, le rose sono da circa 25 giocatori e in campo sempre in 11 vanno. Bisogna adottare delle scelte, preferirne uno ad un altro, è lo sport e di questo certo non ci scandalizziamo. Magari riavvicinandosi a casa l'esterno ha ritrovato quella serenità giusta che gli permette di esprimersi al meglio, o forse Condello non era o è un giocatore da "big". Certo è che Milan e soprattutto Juventus tra qualche tempo potrebbero nutrire più di qualche rimpianto per essersi persi uno dei migliori talenti di Primavera 1, almeno finora. Senza rancore, intanto, Condello continua a trascinare il suo Frosinone sempre più in alto.
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