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Pipitò, il 2010 che fa impazzire tutti. Conti: "Poche volte ho visto un ragazzo così"

Ha già debuttato in Under 15 (due anni sotto età): mancino delizioso e gol da applausi. Il club giallorosso, come tante altre big, lo sta valutando 

13 Giugno 2023

Giuseppe Pipitò (Foto ©Instagram)

Giuseppe Pipitò (Foto ©Instagram)

Come sempre, quando si parla di giocatori così giovani, serve tutta la cautela del caso. Però, dall'altro lato, vanno anche sottolineati quelli che potrebbero essere i veri talenti del futuro. L'annata classe 2010 promette davvero bene e ne abbiamo avuto riprova tra tornei e fasi finali di Under 13 Pro che, tra le altre cose, hanno visto trionfare la Roma di Valerio D'Andrea, che ha conquistato il tricolore. Nel corso dell'estate andremo ancor più alla scoperta di quei talentini che si apprestano a vivere la prima "vera" stagione nel settore giovanile, vale a dire il campionato di Under 14. In questa stagione qualcuno già si è messo in grande evidenza, come ad esempio un gioiellino del Palermo, anche lui classe 2010. Si chiama Giuseppe Pipitò e quest'anno ha già esordito con l'Under 15 - dunque due anni sotto età -, collezionando 8 presenze (una, tra le altre cose, contro la Roma di Scala) impreziosite da 2 reti. Con l'Under 14, invece, sono stati 17 i centri messi a referto, oltre ai 15 assist. Gol e giocate che sintetizzano un po' quelle che sono tutte le sue straordinarie qualità. Mancino puro e di una sensibilità sopraffina, può sostanzialmente giocare in ogni ruolo del reparto offensivo. Nonostante tutti i vincoli legati alla giovanissima età, che ad oggi renderebbero complicato un suo trasferimento fuori regione, sembra proprio che più di qualche club sia sulle sue tracce. Tra le tante società che lo stanno monitorando con attenzione, pare ci sia anche la Roma che, oltre tutto, può vantare già un gruppo - quello dei 2010 - di altissimo valore e non a caso Campione d'Italia di Under 13 Pro. Staremo a vedere quali saranno le prossime evoluzioni per Pipitò, nel frattempo abbiamo raggiunto Pamela Conti (ex calciatrice italiana e attualmente allenatrice della Nazionale Femminile del Venezuela), perchè è nella sua accademia che Pipitò ha dato i primi calci al pallone: "Giuseppe è arrivato nella mia scuola calcio quando aveva 4 anni. È un mancino puro, dalla tecnica sopraffina, ma la cosa che lo contraddistingue è che non smetterebbe mai di giocare, nella mia scuola calcio si allenava con tutte le categorie. Era la nostra bandiera, il nostro punto di forza, il nostro gioiello. È un ragazzino molto silenzioso, introverso, lui si esprime con la palla ed è uno spettacolo: per me è come se fosse un figlio! Già da piccolo dimostrava un'attitudine che difficilmente si riscontra in bambini così piccoli: a 6 anni faceva gol, prendeva la palla e la rimetteva al centro aspettando il fischio dell’arbitro per attaccare di nuovo e fare ancora gol. Poche volte ho visto un bambino così. Ha tutte le caratteristiche per poter diventare un gran calciatore, il talento a disposizione è evidente".

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