Finale
Roma, sei tu la regina. I 2007 volano sul tetto d'Italia: è Scudetto!
UNDER 16 SERIE A E B – FINALE SCUDETTO
FIORENTINA – ROMA 2-3
FIORENTINA Dolfi, Sturli (7'st Evangelista), Masoni, Batignani (7'st Ceccarini), Biagioni, Turnone, Ciacci (26'st Angiolini), Pisani, Maiorana, Bonanno (26'st Kasala), Atzeni PANCHINA Magalotti, Arcadipane, Dipierdomenico, Stantarelli, Italiano ALLENATORE Capparella
ROMA De Marzi, Lulli (11'st Tesauro), Cama, Arduini, Terlizzi, Nardin, Coletta, Belmonte (26'st De Caro), Cinti, Di Nunzio, Morucci PANCHINA Stomeo, Candido, Malafronte, Panico, Scacchi, Sugamele, Valenza ALLENATORE Falsini
MARCATORI Coletta 12’pt (R), Cinti 19’pt (R), Turnone 33’pt (F), Arduini 16'st (R), Pisani 34'st (F)
ARBITRO Pizzi di Bergamo ASSISTENTI Chianese di Napoli e Arshad di Bergamo IV UFFICIALE Vailati di Crema
NOTE Ammoniti Cama Angoli 5-5 Fuorigioco 2-1
Ancora la Roma, ancora in Under 16, ma questa volta con i 2007. Cambiano i giocatori ma non la sostanza: lo Scudetto rimane cucito sulle maglie giallorosse che dopo Ancona fanno festa pure a San Benedetto del Tronto. Altro giro, altro tricolore in queste finali sempre più sotto il dominio capitolino.
Sia Bella che Bestia
Bella, bellissima, com'è sempre stata. Ma anche Bestia, perché non si limita all'estetica, questa Roma, interpretando nella sua essenza più profonda il gioco più bello del mondo. Corsa, tantissima corsa. Attenzione e concentrazione. E poi qualità a non finire, ma quello è un dono naturale. Eppure il primo squillo e toscano: la Roma si lascia sorprendere in uscita, Atzeni si impossessa del pallone ma, forse un po’ troppo egoista, piuttosto che aprire per Bonanno calcia dalla distanza non riuscendo a preoccupare De Marzi. Una leggerezza davanti non cambia il risultato, ma dietro… Sturli regala la sfera ad Arduini, che poi punta l’area e serve un pallone d’oro a Coletta. Il 7 riceve, mette a sedere Masoni e infila Dolfi sul primo palo. Tutto facile per una squadra che più forte d’Italia si poteva considerare anche prima di questa finalissima, ma che oggi ha definitivamente certificato la propria potenza. Fiorentina totalmente in bambola: Dolfi rischia di combinarla grossa sul destro al veleno di Belmonte, il portierino viola si rifugia in corner. Poi un altro canto dei ragazzi di Falsini: Morucci recupera su Masoni, Coletta disegna il filtrante perfetto a tagliare l’area di rigore e sul secondo palo spunta Cinti. Piattone destro e 2-0. É un delirio giallorosso al Riviera delle Palme! La formazione di Capparella non riesce ad uscire dalla propria area e in quelle poche circostanze che supera la linea di metà campo, le grinfie di Nardin & Co. non lasciano scampo al trio Maiorana-Bonanno-Atzeni. Bisogna attendere la mezz’ora per vedere la prima, vera chance a tinte viola. Bonanno guida la ripartenza dei suoi e all’altezza della lunetta calcia in porta, Nardin devia rischiando di beffare De Marzi che però evita il peggio con un gran colpo di reni. La Fiorentina prende coraggio, la Roma resta momentaneamente in dieci per l’infortunio di Lulli e De Marzi, da uomo della provvidenza, si trasforma in protagonista negativo. Pennellata di Bonanno dalla bandierina, De Marzi esce a farfalle e Turnone si trova al posto giusto e nel momento giusto riuscendo ad accorciare le distanze. La Roma non si scompone più di tanto e riprende nella sua meravigliosa prestazione. Cinti affonda sulla sinistra e disegna un’interessante traiettoria, Coletta arriva di gran carriera, controlla e sfiora di un nulla la doppietta personale. É di fatto l'ultima emozione di un primo tempo dominato in lungo e in largo dall'armata di Falsini, che però ha concesso il fianco su quel calcio d'angolo costato decisamente troppo caro.
L'apoteosi dei più forti!
Inizio secondo tempo al di sotto delle aspettative, almeno per una Fiorentina chiamata alla grande rimonta. Come agli esordi di questa finale, il primo squillo è di marca viola e arriva di nuovo grazie a una serie di fortunosi fattori. Tra mezzi tocchi e impalli la sfera giunge sui piedi del neo entrato Evangelista che da posizione più che invitante spara in curva. La Fiorentina perdona, la Roma difficilmente. Invenzione di Coletta sul fondo, Morucci serve Belmonte che cicca il destro, ma diventa un assist perfetto per Arduini che in girata fa calare il sipario su questa finale Scudetto. Proprio Arduini, uno di quelli che in questa stagione è maggiormente cresciuto diventando un calciatore totalmente universale.
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I 25 minuti che separano la Roma dall'urlo più bello diventano una passerella. Il tappeto da rosso si fa viola e Coletta persino non cala pure il poker. Indescrivibile davvero questa squadra che oramai fa venir solo voglia di compiere un salto nel futuro per rispondere a una domanda: tutti questi piccoli Campioni d'Italia, tra 10 anni, cosa saranno? Noi, soprattutto su alcuni, un'idea ce la siamo fatta, ma ora non è il momento. Ora è il momento di celebrare la Roma di Falsini nel suo insieme, di celebrare questo straordinario allenatore. Eh...
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E di celebrare la Roma nel suo insieme, per questo settore giovanile che continua a regalare gioie per esordi, nuovi giovani che si affacciano con i più grandi e, alla fine dei giochi, anche gioie Scudetto. Che non fanno mai male.
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Nel finale i giallorossi allentano leggermente la pressione e la Viola graffia d'orgoglio con la bella giocata di Pisani che concede a Capparella l'assalto finale. Poi il triplice fischio e tutti giù per terra a piangere lacrime giallorosse, lacrime di gioia, quelle vere e indimenticabili che restano scolpite nella memoria. Per sempre. Per questi ragazzi, però, sono solo le prime.