L'editoriale
Il caso Faticanti, gli insulti e le pernacchie
19 luglio mattina, un esame all’indomani. Quando squilla il telefono, però, non c’è impegno che tenga, almeno per chi, come noi, prova a fare informazione in un certo modo. “Come” lo sanno già i nostri lettori, quelli che ci seguono dal lontano 2014, che ci hanno dato fiducia quando eravamo solo un nuovo progetto, sì forte e lungimirante, ma che come tutte le novità conservava anche dubbi e incertezze. Ci hanno dato fiducia, i nostri lettori, quando nel periodo della pandemia si sono affidati alla penna di Gazzetta Regionale per provare a comprendere uno dei momenti più difficili della storia. Gli stessi che hanno osservato da vicino inchieste e denunce portate avanti negli anni da chi non si è mai tirato indietro. Il tutto per una buona informazione, quella cercata a gran richiesta in un periodo di tanto fuoco e poca carne. 19 luglio mattina, un esame all’indomani. Il telefono squilla e la notizia è di quelle pesanti: “Giacomo Faticanti verrà ceduto a titolo definitivo”. La nostra indiscrezione fa presto il giro di Roma e dintorni diffondendosi rapidamente.
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“Gazzetta Regionale… allora parla dei dilettanti facce er piacere”, “A beh esclusiva della Gazzetta Regionale... Ma la cosa più imbarazzante sono i commenti di chi attacca la società per queste pseudonotizie”. Questi sono solo due dei commenti che hanno provato a scalfire la nostra serietà. A sbeffeggiarci pubblicamente (e insultare in privato chi l’articolo lo ha scritto). E allora non ci rivolgiamo ai nostri cari lettori, quelli che settimanalmente si affidano alle nostre colonne e quotidianamente a sito e social, quelli che magari ci criticano anche, ma in maniera educata e costruttiva (e non avete idea di quanto sia importante). Ci riferiamo a chi fa di tutta l’erba un fascio, mettendo nel calderone che viviamo oggi anche Gazzetta Regionale. Perdonate questo senso di rivalsa, ma siamo diversi e ogni tanto ci piace ricordarlo. Il più delle volte continuiamo a portare avanti il nostro lavoro con dedizione e silenzio, provando a girarci dall’altra parte. Altre volte, come in questo caso, a mettere i puntini sulle i. Seguiamo questi ragazzi, i nostri ragazzi, i vostri ragazzi, da quando iniziano a dare calci ad un pallone, ne raccontiamo la carriera dall’Under 14 in poi: non vi viene il dubbio che qualche rapporto avremmo potuto coltivarlo in questi anni? Perché non potremmo conoscere il futuro di un ragazzo? Sia pure tra i migliori in talenti in circolazione, da sempre, capitano della Primavera della Roma e della Nazionale. Il 19 luglio è stata una giornata intensa, in parte passata a ricevere insulti, a dover spiegare e rispiegare a chi si sofferma solo sui titoli, a dover abbassare la testa davanti all’ignoranza dilagante di chi, senza sapere nulla, ci additava come “pennivendoli”. E alla fine ecco qui, a distanza di poco più di un mese l’ufficialità del trasferimento - sì, a titolo definitivo - di Giacomo Faticanti al Lecce.
Roma, ora è ufficiale. Faticanti ceduto a titolo definitivo al Lecce
La notizia del 19 luglio si era abbattuta come una bomba sulla Capitale. Sembrava impossibile, illogico per tanti, eppure…