Lazio, ora c'è l'esame Juve. L'uomo chiave può essere Leonardo Di Tommaso?

Il fascino del nome, della storia, perché a volte basta solo parola per caricare un ambiente, per mettere a fuoco l’importanza di una partita. Il blasone storico magari nelle categorie giovanili a volte non risuona come dovrebbe, perchè magari i piani son diversi, gli obiettivi non combaciano. Beh domenica al Fersini è atteso un avversario di storia celebre per la Lazio, pronta ad ospitare una Juventus partita con il freno a mano tirato. I bianconeri sono fermi a quota sei punti dopo cinque giornate, dovuti ad una partenza sprint a cui hanno fatto seguito tre sconfitte consecutive. Una partenza non da Vecchia Signora, per quanto è necessario ribadire come dalle parti di Torino il progetto sia molto più improntato sulla U23, lasciando spazio ai più giovani in Primavera per formarsi, approdando magari più avanti o in Serie C o proprio in prima squadra da mister Allegri. Una programmazione molto seria, avanti nel cammino, come dimostrano i tanti gioielli lanciati allo Stadium.

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A distanza di cinque anni dalla sua fondazione, di dubbi ne rimangono ormai davvero pochi: il club bianconero ha fatto tredici

Tra due giorni però servirà vincere, anche se i biancocelesti hanno le loro carte da schierare. L’avvio stagionale della truppa di Sanderra è stato senza dubbio ottimo, raggiungendo già la doppia cifra in classifica, ma soprattutto non cadendo più nelle sconfitte dopo il ko al debutto sul campo dell’Atalanta. Archiviato anche il doppio turno di Youth League, ora le Aquile vorranno cancellare la mini delusione raccolta a Glasgow negli ultimi minuti, e riprendere il filo lasciato in campionato con una preziosa vittoria sul campo del Genoa.

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Non centra il primo successo storico nella competizione internazionale la truppa di Sanderra, autrice di una super prestazione, vanificata nel finale dall'episodio a favore dei biancoverdi

Per farlo però bisognerà continuare con questa compattezza importante dietro, di cui Dutu e Ruggeri si fanno colonne, aiutati da un Milani in stato di grazia. Nella sfida di domenica ci sarà anche Gonzalez, inutilizzabile per questioni di età col Celtic, ma gli spunti più importanti potranno arrivare dal centrocampo. Bordon dovrà tornare a garantire l’efficienza dimostrata nelle sue primissime uscite, Napolitano resta la solita garanzia, mentre questa potrebbe Di Tommaso. Dopo qualche settimana di ambientamento alla nuova aria in Primavera 1, la mezz'ala sembra esser tornata ai suoi livelli, quanto meno sotto il piano della condizione fisica, anche se ora toccherà dare continuità. Magari proprio le Zebre potrebbero essere la vittima perfetta, aprendo così una striscia ottimale come nella passata stagione. A tutto ci sarà una risposta, domenica al Fersini, in un match mai banale come questo.

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Finisce forse come peggio non poteva sotto il piano mentale per i biancocelesti, che devono accettare un verdetto sicuramente immeritato per quanto visto in campo