Il derby non finisce mai! Tra dominio e talento: le cinque verità di Roma-Lazio

L'esterno prelevato dal Napoli sembra essere già avanti, sia da un punto di vista tecnico che fisico, ma deve ancora ambientarsi del tutto nella nuova realtà a tinte giallorosse. Un paio di guizzi importanti che hanno dato solo un piccolo saggio del repertorio a sua disposizione e, in tutto ciò, mentre faceva i conti con un cliente decisamente scomodo come Reuben, di cui parleremo più avanti. Volando verso il fronte opposto, quello di sinistra, troviamo Dos Santos. Il numero è semplicemente una bellezza in movimento. Danza sul pallone, ha visione di giochi e colpi da campioncino. Nel primo tempo ha reso letteralmente infernale il sabato di Tocci, che di fatto non è mai riuscito a contenerlo. Nella ripresa è emerso invece quello che sarà l'ago della bilancia del 2010 romanista: comprendere le situazioni di gioco e non strafare quando la giocata entusiasmante viene meno. Resta il purissimo talento che lo contraddistingue e che, almeno da qui ai prossimi anni, gli permetterà di togliersi più di qualche soddisfazione. Chiudiamo con Sperlonga, il numero 9 arrivato dall'Hermada che già sempre un centravanti navigato. I movimento e l'utilizzo del corpo sono quelli di una vera punta, anche se sabato è mancato dal punto di vista del feeling con il gol. Pazienza, tornerà a gonfiare la rete e considerando le occasioni che la Roma crea in ogni partita lo vedremo più e più volte nel tabellino dei marcatori.