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Focus
I due derby persi ieri e una classifica che non sorride ai gruppi di Ciaralli e Scala specchio delle difficoltà degli ultimi tempi
20 Novembre 2023
(Foto ©Stefania Torrisi)
Che ti succede, Roma. Abituata a brillare tra classifiche, gironi, campionati. Scudetti. Salita sul tetto d'Italia pochi mesi fa. Lanciato calciatori nei più grandi palcoscenici d'Italia, d'Europa e del mondo. E ora così irriconoscibile sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto in quanto ad atteggiamento. Sembra che il nervosismo generato dalle stracittadine dei più grandi negli ultimi anni abbia invaso anche un settore giovanile abituato a distinguersi, a cercare di lasciare fuori le emozioni, a evitare di cadere nei beceri tranelli a cui, ahinoi, siamo spesso abituati nei vari Roma-Lazio di Serie A. Che ti succede, Roma, che ieri alla Borghesiana perdi due derby in malo modo, senza cuore e senza anima, con poco gioco e quasi zero idee. Sarà un momento, sarà il percorso e solo il tempo ci dirà di più. Quel tempo sempre galantuomo, com'è stato di recente per Falsini, lo stesso Ciaralli e per Scala nella stagione ormai alle spalle. Il tempo è sempre galantuomo e a dimostrarcelo sono stati i frutti raccolti da Paulo Fonseca prima e Josè Mourinho poi. E tutto questo continuerà, sicuramente continuerà, perchè in tempi non sospetti dalle mura di Trigoria è uscita una frase che fa riflettere: "Possono cambiare gli allenatori, i responsabili, i direttori... ma il settore giovanile della Roma, quello no, non cambierà mai". E resterà sempre tra i migliori. Porsi delle domande dopo ieri, però, è d'obbligo, non tanto per due risultati che come in ogni altra gara sono anche frutto di episodi, di situazioni. Il problema è proprio questo, che ieri la Roma non ha meritato, nè con i 2009 - al netto delle polemiche arbitrali - nè tantomeno con i 2008. Il problema è che sul prato della Borghesiana ieri non sembravano esserci giovani della Roma. Analizzare cos'è accaduto più nello specifico è un dovere e lo faremo nel corso della settimana. Puntare il dito per individuare un colpevole più di tutti gli altri è cosa ardua. Forse Scala in Under 15, che può contare su un gruppo di livello ma al momento non ancora rodato. Un po' meno Ciaralli in Under 16, che ha l'alibi di un gruppo nel complesso non all'altezza di un vivaio come quello romanista ma che, d'altra parte, ha sbagliato quasi tutto sul piano delle scelte e nella lettura della gara. E nel naufragio generale ci finiscono anche i ragazzi, perchè se quando si vince è tutto bello (anche i focus che settimanalmente dedichiamo), poi è giusto anche fare i conti con la propria coscienza. Senza drammi e senza piangersi addosso, che il cammino è lunghissimo e di giornate come queste ce ne saranno tante. E nel naufragio generale c'è anche un "capitano" che ha abbandonato la nave una volta salpata. Tutto questo a quale conclusione porta? Forse azzardata o forse no, ma il divario con la Lazio - un tempo abisso - ora non sembra essere più così ampio.
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