Talento e carattere. Lazio, questo è stato il derby dei Capitani

È stato il derby dei Capitani. Indubbiamente, in maniera fortissima, tanto da legare le due stracittadine al loro nome. È stato il derby dei Federico, entrambi con la fascia al braccio, entrambi decisivi nell'indirizzare la sfida contro gli eterni rivali della Roma. Tutti e due hanno incantato, hanno dipinto calcio, in forme e modi diversi, basandoci proprio sulle loro posizioni. Come Federico Ciucci, difensore dei 2008 che da anni ormai è sui taccuini di ogni osservatore. La mentalità è quella del grande giocatore, come aveva mostrato un anno fa a Trigoria, guidando i suoi verso un successo di misura stra meritato. Domenica il centrale ha proseguito su questa linea, annullando completamente l'attacco dei cugini, per poi gonfiare due volte la rete avversaria. Prima sugli sviluppi di un corner, poi spiazzando Sbaccanti dal dischetto ed emettendo la sentenza più dura per i giuallorossi. La gioia delle Aquile tutta sul loro leader, il cui futuro appare veramente splendente, di più di qualsiasi altro.

Anche se i profili pronti a sbocciare sono tanti. In U15 vi abbiamo parlato di Ferdinando Ferrante, ma ora è il momento di dare il giusto spazio ad un sontuoso Federico Martellucci. Un artista del pallone, disegnando traiettorie e regalando strappi incontenibili in mezzo al campo. Ogni squadra riconosce la sua guida, soprattutto quando quest'ultima parla con i piedi. Creandosi lo spazio per il tiro, scegliendo sempre la giocata giusta, mettendoci la zampata in zona gol. Il dieci sulle spalle non è un caso, a simboleggiare lo status di un giocatore potenzialmente straordinario. Il derby dai Capitani, che adesso ancor di più dovranno continuare a splendere nell'ascesa di una Lazio molto convincente.