L'Intervista
Bruno Conti parla chiaro: "Nei vivai c'è un livello veramente basso"
Che l'intero movimento calcistico italiano sia in enorme difficoltà è chiaro da tempo, ma quando a dirlo è uno dei principali dirigenti del Paese allora la gravità della situazione forse è fin troppo sottovalutata. Difatti Bruno Conti non ha usato mezzi termini nel descrivere lo stato attuale dei settori giovanili, ambito di cui si occupa brillantemente da sempre, facendo suonare anche diversi allarmi. Lo ha fatto durante la presentazione ufficiale della Fondazione Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea-E.T.S. operante a Roma, di cui è testimone. “Oggi sono veramente tanto preoccupato. Da responsabile di un settore giovanile - quello della Roma - il calcio si sta stravolgendo assolutamente in maniera negativa. Si pensa eccessivamente agli algoritmi, alla psicologia, ma soprattutto la struttura fisica di un giocatore conta sempre di più della tecnica. Per cui dico che bisogna ricominciare a riscoprire i nostri vivai e insegnare a questi ragazzi la basi imprenscindibili perché parliamo di calcio e non di altro. Basta guardare la Primavera, che dovrebbe essere un trampolino di lancio per la prima squadra, mentre invece le società sono costrette ad affrontare delle difficoltà continue, date dal fatto che il livello è basso, la situazione purtroppo è questa. Sulla nazionale invece vi posso dire di dare tanta fiducia a Luciano Spalletti. Sarà un selezionatore bravissimo, anche perchè è uno di quelli che insegna calcio".