Lo Speciale

Un giovedì da Top: i migliori dell'Andata in Under 14 Pro

Lorenzo Canicchio

Il primo campionato è sempre un’emozione, ma non per chi con il pallone tra i piedi sa già cosa fare. Certo, il percorso è ancora lungo, lunghissimo, ma per alcuni talenti che abbiamo ammirato in questi mesi sui campi della regione (e non solo) il futuro appare davvero roseo. In via del tutto eccezionale, trattandosi per l’appunto del primo campionato “vero”, abbiamo ridotto il cerchio al solo Gruppo 6, quello in cui ci sono le squadre della nostra regione. A guidare questo team da sogno non può che esserci Valerio D’Andrea, tecnico della Roma che sta tirando fuori tutto il meglio dai suoi ragazzi, concedendo minutaggio a tantissimi elementi della rosa. Questo è probabilmente quello di cui può andar più fiero il mister cresciuto nella Tor Tre Teste, che finora ha gestito il gruppo in maniera impeccabile. Nelle ultime settimane un paio di giri a vuoto hanno concesso la vetta al Pescara di mister Giansante, ma la sua squadra offre un calcio troppo bello per non essere apprezzato.

A tutto Roma e Lazio, tra presente e... futuro
Tra i pali spazio a Orlando della Lazio, il gigante estremo difensore della formazione di Rocchi che finora ha evitato non pochi guai ai biancocelesti, sfornando una serie di prestazioni davvero notevoli. Davanti a lui linea a tre, composta in realtà da due terzini ma ormai avete imparato a conoscere le nostre Top 11: le regole sono davvero poche e i ruoli lasciano il tempo che trovano. Scherzi a parte, le posizioni in campo a questa età contano davvero poco: non è un caso se sempre più volte, nelle categorie superiori, ci si ritrova davanti a inediti ruoli per tanti giovanissimi. E allora sulla destra ecco Romaldini della Ternana, che si sta distinguendo in maniera particolare nello scacchiere rossoverde, tanto da aver già attirato le attenzioni di non pochi club, Roma compresa. A proposito di Roma, sono proprio due giallorossi a completare il pacchetto arretrato. Si tratta dell’esterno Dattilo, un 2010 che sembra avere anni e anni di esperienza in campo alle spalle, e del difensore centrale Innocenti. Quest’ultimo è stato uno dei grandi protagonisti del derby dove, oltre a giganteggiare nella sua zona di competenza, ha anche sfornato i due assist decisivi per colorare di giallorosso la stracittadina. Perdono dunque il ballottaggio capitan Barbone, difensore goleador di mister D’Andrea, e Reuben della Lazio, terzino molto interessante che, chissà, magari lo ritroveremo nella Top 11 di fine anno.

Geometria e potenza al servizio di un tris d'assi
Centrocampo tutta tecnica, fantasia e gol a profusione, anche qui. Lasciamo allora le chiavi della regia a De Vincenzo della Lazio (che in realtà è una mezz’ala/trequartista): a lui e al suo talento vogliamo dare la giusta fiducia in vista del prosieguo della stagione, visto che ha tutto le carte in regola per illuminare sul serio e in via definitiva le manovre biancocelesti. Sulle due corsie il talento campano ora alla Roma Vanacore e uno dei grandi artefici della cavalcata del Pescara, Di Giosaffatte. Da qui in avanti immensa la difficoltà nel gestire “tatticamente” i bomber più prolifici finora. Allora Xhemali del Frosinone, sempre più leader della formazione di Pacini, lo inseriamo a supporto di altri tre centravanti, tra cui il compagno di squadra Tacchi, a un gol dal raggiungere già la doppia cifra. L’unico ad aver tagliato il traguardo, finora, è Coscia dell’Ancona Matelica, ovviamente presente nel nostro speciale schieramento. Concludiamo con Schettini della Lazio, un altro numero 9 di peso pronto a scaraventare in rete qualsiasi oggetto sferico si aggiri dalle sue parti.

Anche in questo caso non sono pochi i profili di valore rimasti tagliati fuori: si pensi a Sirocchi dell’Ascoli o ai romanisti Vanacore e Sperlonga, così come Battaglia del Frosinone. Come il mister quando sceglie l’undici da mandare in campo la domenica mattina, anche noi dobbiamo fare delle scelte per un grande classico del
mese di gennaio, la Top 11 di metà stagione. Pronti, come sempre, ad essere smentiti dai grandi assenti

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