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L'intervista

Mattia Mannini e il sogno mondiale: "Proveremo a salire sul tetto del mondo"

Le parole del capitano degli Azzurrini, talento cresciuto nella Roma e ora in prestito alla Juve Stabia

27 Settembre 2025

Mattia Mannini e il sogno mondiale: "Proveremo a salire sul tetto del mondo"

Mattia Mannini, capitano dell'Italia Under 20 (Foto ©FIGC)

Ci sono luoghi che portano con sé l'identità di una terra. Sarzana, in provincia di La Spezia, cuore della Val di Magra, è uno di questi. Lì, l'8 luglio 2006, nasce Mattia Mannini. Figlio di Omar, che il calcio l'ha assaggiato fino alla Serie C indossando le maglia di Juveterranova (oggi Gela) e Ponsacco, e di Sara, che al campo porta sempre un sorriso, come dovrebbero fare tutte le mamme dei ragazzi che corrono dietro a un pallone.Ci sono luoghi che portano con sé l'identità di una terra. Sarzana, in provincia di La Spezia, cuore della Val di Magra, è uno di questi. Lì, l'8 luglio 2006, nasce Mattia Mannini. Figlio di Omar, che il calcio l'ha assaggiato fino alla Serie C indossando le maglia di Juveterranova (oggi Gela) e Ponsacco, e di Sara, che al campo porta sempre un sorriso, come dovrebbero fare tutte le mamme dei ragazzi che corrono dietro a un pallone. 

Aveva quattro anni quando mise per la prima volta gli scarpini, nella società dilettantistica ligure Colli Ortonovo (ex Colli di Luni). Poi lo Spezia, a otto, a casa sua. Infine, Roma. Quattordici anni e un treno che dalla Liguria lo portava a Trigoria. Non un posto qualunque: il luogo dove sono cresciuti Daniele De Rossi e Francesco Totti, due capitani diventati icone.

Oggi quel ragazzo, cresciuto tra mare e fatica, tra provincia e città, indossa una fascia al braccio che non pesa solo tessuto: è il simbolo della Nazionale Under 20, che il tecnico Carmine Nunziata guida per il secondo Mondiale consecutivo.

Valparaíso, Cile. Stadio 'Elías Figueroa Brander'. Domenica (ore 17 locali/22 italiane, diretta su Rai Sport). Di fronte c'è l'Australia, prima tappa di un viaggio che profuma di sogno. L'Italia è inserita nel Gruppo D, insieme anche ad Argentina e Cuba. Non è la prima volta che gli Azzurrini ci provano: questa è la nona - 1977, 1981, 1987, 2005, 2009, 2017, 2019, 2023 e 2025 -, la quarta di fila. E l'ultima, due anni fa, finì a un passo dalla gloria. Secondi - miglior piazzamento della storia azzurra - dietro l'Uruguay, a cui bastò un gol (1-0) allo stadio 'Ciudad de La Plata', in Argentina, per infrangere il sogno.

Nunziata c'era anche allora. E c'è ancora, dopo un biennio al timone della Nazionale Under 21 e un Europeo concluso a testa alta ai quarti. Ha già dato il suo imprinting, riconoscibile, che accompagna questa nuova avventura. Mannini lo sa bene: "È un onore immenso indossare la maglia azzurra, inspiegabile. Siamo pronti a dare tutto, per provare a salire sul tetto del mondo".

Ci sono ricordi, poi, che segnano. Lo stage con Roberto Mancini in Nazionale maggiore a dicembre 2022, i due campionati europei disputati con l'Under 17 prima, nel 2023 in Ungheria, e con l'Under 19 poi, nel 2024 in Irlanda del Nord: un'amara eliminazione alla fase a gironi e una semifinale, quest’ultima valsa proprio per il pass a questo Mondiale. Ma c'è anche l'eco familiare: papà Omar, che il pallone lo aveva respirato, e che oggi vede suo figlio guidare un gruppo di ragazzi pronti a inseguire il destino.

Mannini è umile e non parla di idoli: "Troppo difficile sceglierne uno, ce ne sono troppi e in troppi ruoli". Forse perché il suo percorso è già una storia, fatta di treni presi e porte varcate, di responsabilità assunte troppo presto per l'età che ha scritto sulla carta d'identità.

Ora, a Valparaíso, c'è un'Italia che sogna. Ci sono ragazzi che sanno di avere la possibilità di incidere il loro nome in una storia lunga quasi cinquant’anni, iniziata nel 1977. E c'è un capitano, Mattia Mannini, che porta dentro la forza della Val di Magra e la fame di chi vuole scrivere la pagina che manca: quella in cui gli Azzurrini, finalmente, si prendono il mondo.

STORIA. Mattia Mannini nasce l'8 luglio 2006 a Sarzana, in provincia di La Spezia, da papà Omar, ex calciatore di Serie C, e mamma Sara. Inizia a giocare a calcio all'età di quattro anni al Colli di Luni (oggi Colli Ortonovo), società dilettantistica ligure, per poi passare allo Spezia quattro stagioni più tardi. A 14 anni entra a far parte del settore giovanile della Roma, con cui vince un Campionato Nazionale Under 16 Serie A e B (Milan-Roma 0-1 dts, 25 giugno 2022 ad Ascoli), un Campionato Nazionale Under 17 Serie A e B (Roma-Inter 2-1, 23 giugno 2023 ad Ancona) e una Supercoppa Primavera (Lecce-Roma 0-1, 22 agosto 2023), riuscendo anche a esordire in Prima Squadra il 14 dicembre 2023, in occasione della sesta e ultima giornata del Girone G di Europa League contro i moldavi dello Sheriff Tiraspol all'Olimpico, quando subentrò all'86' a Nicola Zalewski. In questa stagione, i giallorossi lo hanno ceduto a titolo temporaneo alla Juve Stabia, dove ha già collezionato quattro presenze: tre in campionato e una in Coppa Italia.

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