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Emergenza Lazio in mediana: possibile chance per un giovane, se non ora quando?

Biancocelesti a corto di centrocampisti per la trasferta di questa sera con il Genoa

29 Settembre 2025

Emergenza Lazio in mediana: possibile chance per un giovane, se non ora quando?

Pinelli e Farcomeni, convocati da Sarri (Foto ©De Cesaris)

Le possibili soluzioni

In situazioni di questo tipo, sarebbe quasi scontato pensare ad un’imminente occasione per un ragazzo della Primavera ma l’impressione è che, ancora una volta, si sia lavorato su una soluzione alternativa. La più probabile, alla vigilia, è appunto l’utilizzo di Basic ma in settimana è stato anche provato Gila nei due mediani e, in quel caso, sarebbe uno tra Marusic o Provstgaard a far coppia con Romagnoli nella linea a quattro. Ma è davvero meglio dare spazio ad un giocatore fuori rosa da due anni o snaturare tatticamente uno o più giocatori piuttosto che dare fiducia ad un giovane del proprio vivaio? La verità è che, come spesso accade nel calcio e nello sport, non c’è una risposta esatta perché dipende dalle singole situazioni. Si può solo analizzare e commentare il modus operandi di una società che, oggettivamente, non riesce a costruire talenti con continuità ma che, soprattutto, fatica a valorizzarli e portarli in prima squadra. Un esempio recente la gestione di Sardo, votato miglior giocatore del campionato Primavera 2023/24 e poi perso a zero, ma anche di altri come Ruggeri, Dutu, Crespi, Zazza, Nazzaro e Milani, l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito ripercorrendo gli ultimi anni. Tutti giocatori cresciuti con la maglia biancoceleste e poi ceduti, in prestito o a titolo definitivo, senza praticamente aver mai avuto la possibilità di dimostrare le proprie doti con i grandi. Nell’attuale emergenza avrebbe potuto far comodo anche Floriani Mussolini, lasciato partire a cuor leggero in estate in direzione Cremonese. Dopo l’ottima annata nel campionato cadetto con la Juve Stabia, sembrava potesse essere la stagione della sua consacrazione con la maglia biancoceleste ma la società ha deciso nuovamente di non puntare su di lui. Le colpe del mancato salto di categoria, però, non possono essere sempre addossate al tecnico di turno.

Sicuramente c’è chi è più “coraggioso” di altri nel lanciare i giovani ma davanti ad un quesito del genere, la risposta media, e forse giusta, di ogni allenatore è che se un ragazzo è forte gioca, a prescindere dalla carta d’identità. Forse giusta, perché ovviamente i talenti puri trovano spazio ovunque, ma di quelli ormai ce ne sono pochi ed è fondamentale saper accompagnare la loro crescita ed il loro graduale inserimento tra i grandi. Non a caso, le società che stanno traendo maggiori benefici dal proprio settore giovanile sono quelle che hanno deciso di investire sull’Under 23, permettendo ai ragazzi di farsi le ossa in un campionato più formativo pur rimanendo a disposizione in caso di necessità. Atalanta, Milan, Juventus ed Inter hanno già compiuto questo passo e la prossima sul tabellino di marcia dovrebbe essere la Roma, come anticipato dallo stesso Alberto De Rossi nella recente intervista rilasciata a Tuttomercatoweb. 

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