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L'approfondimento

Generazione F: il Frosinone di Stirpe ha trovato il mix giusto per il vivaio

Mai come negli ultimi due anni è stato ed è evidente il collante tra Primavera e Prima Squadra: segno di un lavoro certosino

30 Settembre 2025

Maurizio Stirpe

Maurizio Stirpe (Foto ©Frosinone Calcio)

È per questo che anche questa estate, nonostante i saluti di Angelozzi e l’arrivo del DS Castagnini – con Frara a dare sempre supporto da sotto – la linea è rimasta intatta. Il Frosinone ha accolto Raychev, 2006 bulgaro preso in prestito con diritto di riscatto dal Pisa e già gettato nella mischia in Coppa Italia contro il Cagliari, dove sono persino partiti titolari il 2006 Grosso – preso nell’estate 2024 dalla Juventus – e Ndow, 2005 gambiano arrivato dalla Scafatese.

Basti pensare che proprio nella sfida di coppa, oltre ai già citati subentrati, più di mezza panchina era tutta in qualche modo legata al vivaio. C’erano appunto Palmisani e Dixon, c’era Gabriele Calvani – un prodotto del territorio laziale (Vivace Grottaferrata, Urbetevere, Frosinone, poi Genoa, Pontedera e Brescia prima di far ritorno a casa) – Colley, Obleac e Toci.

Non da meno la trasferta di Mantova in campionato, dove la truppa di Alvini ha dominato 5-1. Con Palmisani tra i pali, Bracaglia e Calvani in difesa e un Filippo Grosso in grandissimo spolvero. Il figlio d’arte, tra le mille cose belle di questa stagione, ha anche trovato il primo gol in Serie B. Storie diverse, percorsi diversi, ma lo stesso presente e, soprattutto, una certezza. Essere in un club che ha il desiderio di valorizzarti.

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