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05 Ottobre 2025
Gamberini con la maglia del Chievo (Foto ©Maltinti)
Le giovanili nel Bologna, il club con cui esordirà in Serie A proprio all'Olimpico, contro la Lazio, nel 2000. Poi la lunga parentesi nella Fiorentina dopo la breve avventura con il Verona, allora il Napoli, il Genoa e infine il Chievo. Con i clivensi termina la carriera da calciatore dopo 18 anni da professionista intraprendendo subito il cammino da allenatore. Lì la pri-ma esperienza, sulla panchina dell'Under 17, poi da tecnico in seconda con Ambrosiana, Virtus Verona, Venezia e Atalanta Under 23. Poche righe per riassumere un quarto di secolo di un calciatore che col pallone tra i piedi si è tolto non poche soddisfazioni. E non solo con i club, ma anche con la Nazionale per Alessandeo Gamberini. In Azzurro il trionfo Europeo con l'Under 21 nel 2004, poi la sliding doors nel 2006, quando Lippi lo chiamò per uno stage pre Mondiale, ma non venne convocato per il volo verso la Germania. Profilo troppo giovane per l'epoca, chiuso da alcuni dei migliori difensori di sempre nella storia dell'Italia. Ma se il passato è passato, il futuro da allenatore - vice per il momento - sembra roseo, se non altro dopo la più che positiva avventura con i bergamaschi, terminata per volontà dell'allenatore a cui si è legato, Francesco Modesto:
Una nuova vita "Una scelta condivisa, non entro nel merito delle dimissioni, si è semplicemente deciso di voltare pagina. Adesso stiamo studiando, è un momento di aggiornamento, in attesa che arrivi qualcosa di interessante per noi, vediamo cosa accadrà. Se ho già qualcosa? Ho detto che vediamo (ride, ndr). Sto valutando le varie ipotesi insieme all’avvocato Ronald Russomando che cura i miei interessi”. L'intervista completa ad Alessandro Gamberini sarà disponibile nell'edizione di lunedì 6 ottobre, acquistabile anche tramite la nostra edicola digitale
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