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esclusiva
28 Ottobre 2025
Mauro Bianchessi
In assoluto, in termini di calciatori, qual è il "colpo" di cui va più fiero?
"Mi verrebbe da dire Donnarumma, ma è troppo facile. Il colpo migliore ce l’ho in canna, appena individuato, deve ancora venire. Io credo che alla fine il campo è il vero giudice sovrano, sempre e comunque. Il giudizio del campo si porta via ogni discorso"
Apriamo gli orizzonti... In Italia c'è o non c'è talento?
"In Italia c’è stato, c’è e ci sarà sempre il talento, lo dice la storia del calcio. Purtroppo in questo sport c’è tanta politica e troppi raccomandati. I politici calcistici, dalle loro poltrone, fanno gli interessi di corrente, i raccomandati, quasi sempre ex calciatori idoli dei tifosi, vengono messi in ruoli importanti per essere solo di facciata. Essere stato un grande calciatore non vuol dire essere un bravo dirigente. Io credo e difendo il merito".
Secondo lei andremo al Mondiale?
"È già assurdo che per due volte non ci siamo qualificati. La terza volta ci giocheremo tutto agli spareggi. Questa è la realtà del calcio italiano. Ci sarebbe bisogno di un cambiamento profondo dei campionati maggiori e delle regole di tutela dei settori giovanili, ma ad oggi prevalgono gli interessi di parte"
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