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L'INTERVISTA
29 Luglio 2014
Massimiliano Farris, nuovo collaboratore di Inzaghi
Ancora non c'è la firma ma Massimiliano Farris è già al secondo giorno di lavoro. Salto triplo per il tecnico che, dalla Serie D, arriva nello staff tecnico della Primavera biancoceleste confidandoci che è stato proprio lo stesso Simone Inzaghi a volerlo fortemente a Formello e nel suo entourage.
Sei al secondo giorno di lavoro con la squadra biancoceleste. Quale sono state le tue prime sensazioni appena sei entrato a Formello?
"Sono emozionato, per me si tratta la prima esperienza con una squadra così importante. Appena ho varcato i cancelli del centro sportivo mi sono reso conto che stavo entrando a far parte di un qualcosa di grande. Dall'impiantistica di prima qualità agli uffici. Ci sono degli standard ai quali non ero abituato.
Com'è nato il matrimonio tra Massimiliano Farris e la Lazio Primavera?
Nel corso delle ultime finali Scudetto Primavera a Rimini, ho avuto un primo contatto con Simone Inzaghi e ci siamo salutati con la promessa di risentirci. A lui serviva un collaboratore e qualche giorno fa la sua idea si è concretizzata. È seguito un colloquio con il ds Igli Tare dopodichè ovviamente ho subito accettato la sua proposta. Domani partiremo in ritiro; la mia firma sul contratto verrà messa quando torneremo a Roma.
Che lavoro svolgerai precisamente?
Sarò uno stretto collaboratore di Simone Inzaghi e mi ha voluto con lui perchè curassi principalmente la fase difensiva della squadra, poi il fatto che ho sempre lavorato con molti giovani anche nelle mie esperienze in Serie D ha convinto il mister ad accogliermi nel suo staff.
La Lazio Primavera quest' anno subirà un netto ricambio generazionale. Pensi che la tua squadra continuerà ad essere protagonista come negli ultimi anni?
Fare meglio delle ultime stagioni sarà difficile. Il gruppo '96 e '97 è comunque forte e punteremo da subito a continuare a lavorare sulla crescita dei ragazzi. A fine agoste però abbiamo subito l'opportunità di alzare al cielo la Supercoppa Italiana contro il Chievo. Iniziare così la stagione sarebbe un gran bel segnale per noi e anche per gli avversari.
In molti dicono che le fortune della Primavera biancoceleste siano dovute in gran parte all'eccessivo innesto di giocatori stranieri nella rosa. Cosa pensi a riguardo?
La Lazio ne ha molti, ma così come quasi tutte le squadre. Se questo rappresenta un problema allora bisognerebbe modificare il regolamento.
Oltre ad Inzaghi, in passato hai avuto modo di conoscere anche Stefano Pioli, attuale mister della prima squadra. Quanto si somigliano e quanto sono diversi nel loro modo di allenare?
Li conosco più come giocatori che come tecnici ma posso dire senza ombra di dubbio che entrambi, alla loro squadra, chiedono, prima di tutto, grande intensità in campo.
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