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l'intervista
11 Maggio 2016
Semprini esulta dopo il gol vittoria contro la Sampdoria ©VITTORIO SANGUINETI/TOP EVENTS PHOTOS
Ventuno presenze stagionali e tre gol, uno dei quali ha regalato una vittoria fondamentale alla Virtus Entella nel momento cruciale della stagione. Il campionato di Mauro Semprini è tutto in quell'esultanza: i pugni chiusi, l'urlo a squarciagola e l'abbraccio dei compagni per un successo centrato, come tanti altri nel corso della regular season, nei minuti di recupero. Allenamento dopo allenamento, vittoria dopo vittoria, ecco lì il secondo posto che ha regalato al club lo storico accesso alle finali Primavera. Semprini lo conosciamo bene: lo scorso anno ha portato a suon di gol ha portato ai play off gli Allievi Lega Pro della Lupa Roma. Numeri che hanno fatto innamorare l'Entella del centravanti classe '98 che adesso si gode il sogno in quel di Chiavari.
Siete alla Final Eight: un'impresa fantastica...
“Sto vivendo un sogno. Chi se l'aspettava? Abbiamo giocato un campionato fantastico togliendoci enormi soddisfazioni: su tutte, le vittorie contro Juventus e Sampdoria. A settembre ci siamo guardati negli occhi e la vedevamo difficile. Il nostro obiettivo era, quanto meno, di raggiungere i play off".
Qual'è stato il vostro trucco?
“Tanto lavoro, tanti allenamenti... In silenzio e con umiltà. Non ci siamo mai montati la testa e i risultati si sono visti. La nostra forza è stata il gruppo: anche chi gioca di meno dà sempre il massimo per la squadra".
Un po' come è successo a te.
“Essendo '98 sapevo che dovevo aspettare la mia chance e sfruttarla al meglio. Sono soddisfatto: ho giocato di più rispetto alle aspettative”.
Poi all'inizio del girone di ritorno qualcosa è cambiato...
“Sì. C'era il derby con la Sampdoria nella prima giornata. Sono entrato negli ultimi venti minuti, stavamo 1-1 e al 92' ho siglato il gol decisivo. Mancavano dieci secondi alla fine. Ho calciato e neanche ho visto la palla entrare: sono corso ad esultare. Non ho pensato nulla in quel momento, ho provato solo una forte emozione: avevo appena raccolto i frutti dei tanti sacrifici fatti. Nel girone di ritorno ho giocato di più, ma come prima cosa ho pensato sempre al gruppo e meno a me stesso. E' stato bello però togliersi la soddisfazione di segnare anche due reti al Torneo di Viareggio".
Qual'è stato il momento della stagione in cui avete capito che potevate fare qualcosa di importante?
“Nel girone d'andata l'idea non c'era mai balenata in testa. Nella seconda giornta di ritorno qualcosa è scattato: dopo il successo con la Samp, abbiamo vinto all'ultimo minuto anche con il Carpi. Lì si è capito che questo poteva essere il nostro anno”.
Sempre a tempo quasi scaduto vi siete guadagnati il pass per Sassuolo sabato scorso, nell'ultima giornata...
“Si, stavamo 1-1 con il Livorno penultimo in classifica. Il portiere toscano stava parando l'impossibile, si è arreso solamente al 90'. La bellezza di questo campionato è che tutte le partite sono state combattute e vincere molti match nei minuti di recupero ci ha dato regalato ancora più entusiasmo”.
Facciamo un salto nel passato: un anno fa l'esperienza con gli Allievi della Lupa Roma.
“Ricordo assolutamente un gruppo fantastico composto da ragazzi che purtroppo non vedo da molto tempo. Quanta amarezza per quell'eliminazione ai sedicesimi con il Matera... E' stata un'esperienza che mi ha dato molto slancio durante la quale ho sognato tanti gol. Non mi scordo del passato. Se sono qua è grazie all'Aprilia e alla Lupa Roma, società che hanno sempre creduto in me. Il ricordo più bello è stata la doppietta contro la Roma: perdevamo 0-1 nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo vinto rimontando. Ai giallorossi non avevo mai segnato...”.
Torniamo al presente: adesso si fa sul serio con la Final Eight.
“Un traguardo che ha segnato la storia dell'Entella. Ora dobbiamo continiamo a tenere acceso il nostro sogno e speriamo che continui fino al 4 giugno. Alle finali sono partite secche e tutti possono giocarsela. Chi sarà più concentrato e starà meglio fisicamente andrà avanti”.
Chi ti spaventa di più?
“Non abbiamo paura di nessuno. Nel nostro girone ce la siamo giocata con tutti, magari temiamo un po' più la Juve, che abbiamo già affrontato e conosciamo le loro potenzialità. Alla Final Eight sono tutte forti. Anche la Roma è una squadra importante. Vedremo il Torino, campione uscente, come si comporterà agli spareggi”.
Tanti attaccanti quest'anno si sono messi in mostra: chi ti ha impressionato di più?
“Ce ne sono molti: su tutti indico Ponce della Sampdoria e il mio compagno di squadra Moreo. Della Juventus mi piacciono molto il centrocampista Kastanos e la punta Clemenza, con quest'ultimo che purtroppo però si è infortunato”.
Il futuro?
“Qui sto benissimo. Chiavari è tranquilla e permette ai giocatori di lavorare in totale tranquillità. L'ambiente è sereno, è una piccola grande famiglia. Si sta molto bene. Mi piacerebbe rimanere, ma non sono cose che decido solo io”.
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