l'intervista

Fondi, Parisella: "Bene così, ma la classifica non la guardo..."

Intervista al tecnico dell'Unicusano, prima a punteggio pieno dopo quattro giornate: "Difficile aspettarselo, ma sapevo di avere una squadra forte"

Un girone ostico, qualche incognita, avversari per lo più sconosciuti. Non è mai facile decifrare un campionato Berretti. Dopo un mese di campionato, però, eccoci qua, mentre osserviamo una classifica che comincia a parlare sempre più chiaro: quattro partite giocate, auattro vittorie. Nulla di più semplice, nulla di più meravigliosamente sorprendente. L'Unicusano Fondi sta vivendo il suo momento magico e si gode il panorama con vista verso Sud. Il Sud del Monopoli, dell'Andria, del Lecce, del Taranto, solo per citarne alcune, avversarie dei rossoblu, in un girone che, qualche settimana fa, preoccupava più di qualcuno. La paura però è già passata e ha lasciato spazio alla voglia di non fermarsi. Parola di Alessandro Parisella, tecnico dell'Unicusano che, a Gazzetta Regionale, si coccola e carica i suoi ragazzi.


Un mese fa, prima dell'esordio, eri fiducioso. Difficile però aspettarsi un avvio così...

“Avevo visto un qualcosa in questa squadra: organizzazione, calciatori validi e grandi potenzialità. Poi, certo, quattro vittorie su quattro gare, tra cui due in casa del Lecce e del Foggia, era difficile aspettarsele... I ragazzi hanno risposto alla grande”.

Qual è il trucco di questo Fondi?
“Dall'inizio, i miei giocatori li ho considerati uomini. Gli ho fatto capire che non stavano più relazionandosi con il settore giovanile e che per crescere come calciatori dovevano maturare fin da subito mettendo in campo quello che viene preparato nel corso della settimana. Mi hanno dato fiducia e approcciandosi con la giusta intensità”.

Numeri da copogiro, ma... è stato il calendario per ora a sorridervi o possiamo già considerarvi dei seri candidati al primo posto?

“Favoriti no. Monopoli e Andria stanno rispettando i loro valori, il Lecce l'abbiamo battuto, ma pian piano sta uscendo sempre più fuori. Noi non dobbiamo fare calcoli. Essere anche spregiuicati e non pensare troppo alla tattica. Gli schemi servono, ma per vincere va messo in campo anche quel qualcosa in più di personale”.

Parliamo dei singoli. Alcuni stanno facendo la differenza come Parisella, Pascarella e Di Giacomo.

“Sono tre elementi di assoluto valore. Uno è difficile da marcare, uno ha un gran senso del gol, un altro ha forza e dribbling. Inseriti in una grande squadra, qualità come le loro fanno la differenza”.


Anche la difesa, però, sta facendo la differenza...

“La vedo così: se difendiamo attaccando e teniamo il più possibile la palla nella metà campo avversaria, lì dietro si rischia di meno. Ci stiamo riuscendo, giocando corti, abbastanza stretti e leggendo bene le traiettorie del pallone in fase di non possesso”.

Sabato scorso il derby laziale con la Racing Roma. Il 4-1 ha rispecchiato l'andamento del match?

“Non proprio. La squadra non mi è piaciuta sotto l'aspetto mentale. Ci siamo rilassati e siamo stati troppo leziosi dopo l'1-0. Quella di Chirico è una squadra valida e ci siamo ritrovati a rincorrerla. Poi una volta segnato il 2-0 la partita è andata un po' in discesa. Ma se si vuole raggiungere qualcosa d'importante, vanno evitati certi atteggiamenti”.

Quando si vola alto, è più pericoloso cadere. Come si mantiene alta la concentrazione in questi casi?

“Ogni partita fa storia a sé. Sabato si riparte da zero contro un Monopoli da non sottovalutare. Ogni passo falso può compromettere, dal punto di vista della fiducia, tutto quello che di buono è stato fatto”.


Però è impossibile non guardare la classifica...

“Non dobbiamo farlo. Il campionato è lungo e dobbiamo vivere alla giornata. Se saremo bravi a fare questo e continueremo ad essere squadra, potremo lottare su ogni campo.”

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