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L'INTERVISTA
23 Gennaio 2017
Frosinone, Galluzzo ©GazReg
Inaspettata per tanti e proprio per questo straordinariamente bella. Il Frosinone sabato ha battuto l'Atalanta, una delle corazzate del girone C, e l'ha fatto meritando, giocando alla pari della più quotata corazzata nerazzurra. Alla fine a sorridere sono stati i ciociari, che hanno trovato la terza vittoria in campionato: senza ombra di dubbio, la più bella centrata fino ad ora. Un'impresa sottolineata anche da Giorgio Galluzzo, tecnico dei gialloblu, che analizza con noi la vittoria e fa i complimenti ai suoi ragazzi.L'analisi di un'impresa “Abbiamo sorpreso i nerazzurri alzando subito il ritmo nel primo quarto d'ora trovando il vantaggio - esordisce il tecnico - poi ci siamo abbassati: il loro 3-5-2 ci ha messo in difficoltà e gli abbiamo lasciato campo attendendoli nella nostra metà campo. Eravamo preparati a soffrire contro di loro ed era fisiologico soprattutto dopo l'1-0: anche a difesa schierata, giocatori del calibro di Mallamo e Capone, bravi nello stretto, ti costringono a stringere i denti". Continua Galluzzo: "Nel secondo tempo ci siamo rialzati e con coraggio abbiamo provato a tenere in mano il possesso palla, rispondendo colpo su colpo all'Atalanta e riuscendo a trovare il gol dopo il loro pareggio. Inoltre abbiamo preso un palo e potevamo anche sfruttare un rigore che non ci è stato assegnato. Quando siamo rimasti in 10 siamo passati dal 4-3-1-2 al 4-4-1 correndo tutti insieme per difendere il risultato. I ragazzi sono stati encomiabili e abbiamo vinto meritando”.
La svolta tattica Una vittoria frutto di un cambiamento che ha dato sul campo risposte immediatamente positive: “Da inizio stagione abbiamo scelto di giocare palla a terra partendo dai difensori: con queste modalità il calciatore cresce tecnicamente. Siamo partiti a settembre schierandoci con il 4-3-3 - spiega l'allenatore - La nostra manovra era fluida, ma arrivavamo poche volte al tiro, quindi abbiamo optato per un centrocampo a rombo. Questo ci ha permesso di giocare in maniera più verticale e di arrivare più facilmente al tiro. I frutti di questa crescita si sono notati anche contro l'Atalanta. In un girone del genere, ricco di attaccanti forti, sei costretto a lavorare tanto nel corso della settimana sulla difesa per migliorare sempre più organizzazione e concentrazione. Ora essendo un po' più corti riusciamo a soffocare sul nascere le azioni degli avversari, tenendoli un po' più alti" Indietro però non si può tornare: "Peccato perché qualche punto lo abbiamo buttato per nostre colpe e per sfortuna. Il calcio però è questo e tutto fa esperienza”.Nel girone delle grandi Un'annata quella del Frosinone resa difficile anche dall'alto valore delle altre contendenti: “La classifica purtroppo è veritiera. Fino ad ora la nostra è una stagione non esaltante per i risultati, ma purtroppo ci troviamo nel raggruppamento più complicato. Basti pensare che la stessa Atalanta ha elementi come Bastoni, Melegoni e Latte Lath che hanno giocato in prima squadra e che noi abbiamo incontrato all'andata. Per esempio, la Lazio, prima nel girone A, l'abbiamo sfidata due volte battendola in entrambi i casi. Questo è un girone devastante: oltre ad Entella, Atalanta, Roma e Inter, ci sono squadre come Palermo, Bologna, Genoa e Crotone che sono formazioni di alto livello”.
E adesso? “Difficile ora andare a Genova con la stessa intensità, ma questa vittoria la dovremo sfruttare per dare quel qualcosa in più sul campo, non adagiandoci sugli allori". Conclude il tecnico: "L'autostima e la consapevolezza dei propri mezzi devono essere accompagnati dall'atteggiamento giusto: concentrazione e umiltà”.
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