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La Lazio riabbraccia Cardoselli: "La tripletta? L'ultima volta fu con i Pulcini..."

Tre gol allo Spezia, una grande prestazione e Bonatti può sorridere: dopo l'infortunio, il centrocampista è tornato ad alti livelli

14 Febbraio 2017

Cassio Cardoselli ©GazReg

Cassio Cardoselli ©GazReg

Cassio Cardoselli ©GazReg

Una rete nell'ultima gara della scorsa regular season contro il Lanciano, in estate l'infortunio, poi il rientro molto lento nella nuova Lazio di Andrea Bonatti. Non avevamo dubbi riguardo il ritorno di Cassio Cardoselli, uno che la grinta ce l'ha sempre messa. Anche quando trascinò due anni fa gli Allievi Nazionali di Daniele Franceschini nei play off o quando la scorsa stagione al primo anno di Primavera convinse prima Simone Inzaghi e stregò successivamente lo stesso Bonatti. Buona tecnica, capacità di inserimento, versatilità: Cardoselli è questo, uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere sempre in rosa. Tra gli alti (pochi) e i bassi (molti) dell'ultimo periodo, il centrocampista ha deciso di riprendersi la luce dei riflettori con gli effetti speciali; con la prima tripletta della sua carriera, tre gol arrivati sugli sviluppi di un calcio piazzato, tutti nati dal destro telecomandato di Alessio Miceli. Un colpo di testa, una zampata sotto porta e un tiro cross al volo che ha sorpreso un po' tutti. Un hat-trick in cui c'è tutta la già citata versailità di Cardoselli: fisicità, cattiveria e tecnica. Bonatti ringrazia e sa che per difendere quel primo posto tanto prezioso quanto inaspettato ci sarà bisogno anche, e soprattutto, di gente come lui.

A seguire le parole del centrocampista a Lazio Style dopo la vittoria contro lo Spezia. “Mi hanno scritto tutti, venivo da un momento difficile. Rispondere in questo modo a mesi così cupi mi fa molto piacere. Non segnavo tre gol dai tempi dei pulcini. Credevo nella rete, ma tre non me le sarei mai aspettate.I miei compagni mi hanno detto che avrei fatto come Parolo contro il Pescara. Ho risposto che quattro sarebbero stati troppi, ma ci sono andato vicino. Tutti noi possiamo giocare titolari e tutti potremmo andare in panchina: siamo una squadra e un vero gruppo. Cercherò di allenarmi al meglio. Fisicamente e mentalmente non sono stato bene quest’anno, ma ora siamo tutti a disposizione del mister; questo è un punto di partenza. La Sampdoria è caduta in un campo difficile come quello del Perugia. Noi siamo pronti ad affrontare ogni squadra, sarà difficile giocare a Genova, ma andremo lì con la grinta e la tenacia che ci contraddistingue. Mi stava seguendo tutta la mia famiglia, i cuori che ho fatto durante la mia esultanza sono per loro. Ho provato a prendere il pallone, ma i magazzinieri dello Spezia non me lo hanno permesso. A Formello, però, mi hanno promesso che ne riceverò uno. In tutto il campionato avrò totalizzato 130 minuti, ma ho sempre dato il meglio. In allenamento siamo tutti coinvolti, siamo una squadra vera non c’è termine migliore per spiegare il concetto”. 

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