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l'intervista

Lazio, Bonatti: "Ora non voglio cali di concentrazione"

Le parole del tecnico biancoceleste dopo la grande vittoria nel big match contro la Sampdoria

20 Febbraio 2017

Lazio, Andrea Bonatti ©GazReg

Lazio, Andrea Bonatti ©GazReg

Lazio, Andrea Bonatti ©GazReg

Al termine del match vinto contro la Sampdoria, il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky. "Siedo su una panchina prestigiosa, che ha avuto prima di me due allenatori vincenti. Grazie a questi ragazzi mi sono tolto la soddisfazione di raggiungere un  traguardo parziale importante. Abbiamo ancora margini di miglioramento, c’è un percorso di crescita da portare avanti per poter arrivare a competere con le migliori squadre di questa categoria, non del solo girone. L’episodio del rigore a sfavore era dubbio, ma durante l’intervallo ho ammonito i ragazzi: dovevano andare oltre e scendere in campo nella ripresa per riproporre quello che avevamo provato durante la settimana. Potevamo fare di più ma ci prendiamo questo risultato e andiamo avanti. I numeri non mentono mai. La Sampdoria in casa aveva realizzato 23 gol in 6 partite, oggi subirne uno solo su rigore è sintomo della partita di grande livello che abbiamo disputato. Abbiamo chiuso bene centralmente le linee di passaggio. Eravamo un po’ in riserva a livello di energie e abbiamo abbassato il baricentro ma la difesa era sempre ben schierata. Portanova è un 2000. Noi allenatori dobbiamo valorizzare il prodotto giovanile. So che questa squadra è così temibile da chiedere l’assistenza di giocatori che fanno parte delle prime squadre ma io, nonostante nell’arco della stagione abbia avuto alcune difficoltà numeriche, non ho mai impiegato i vari Minala, Tounkara o Prce, sempre per valorizzare i miei ragazzi. A Portanova ho dato fiducia, lui mi sta ripagando, ha margini di crescita. Applausi a Cardoselli, come ad ogni ragazzo. Io ho la responsabilità di scegliere chi far giocare. Se all’inizio non veniva impiegato era perché evidentemente non si era calato bene. Ora si è integrato, si è preso le sue meritate soddisfazioni perché ha lavorato duramente per compensare i limiti che aveva. Vogliamo le Final Eight senza play-off, per questo dovremo chiudere la Regular Season tra il primo e il secondo posto: per farlo, dovremo conquistare tre o quattro punti in più rispetto all’andata, che sono arrivati con il Napoli e oggi. Nelle prossime gare abbiamo il dovere di portare a casa i tre punti a partire da Brescia, che è una partita alla quale tengo tanto. Non voglio cali di concentrazione".

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