l'intervista
Lazio, Bonatti è positivo: "Presa la strada giusta"
Il tecnico biancoceleste si esprime a poche ore dall'esordio in campionato contro il Chievo Verona: "Il gruppo è unito, possiamo fare bene"
Nuova stagione alle porte anche per la Lazio Primavera di Andrea Bonatti, che domani riceverà visita dal Chievo Verona. Intervistato da Lazio Style Radio, il tecnico biancoceleste ha detto la sua sul nuovo campionato che sta per cominciare: "Siamo carichi, abbiamo voglia di confrontarci con squadre di livello che rappresentano il modo migliore per poter crescere. Lo scorso anno partivo con lo stesso entusiasmo, con fiducia nel mio lavoro, in quello dello staff e della società. L’incognita stava nel fatto che ero un novello della categoria, sono contento che l’annata sia stata ampiamente positiva. Questo comunque appartiene al passato - afferma il tecnico - ora siamo tutti proiettati verso il presente con la speranza di un futuro ancora migliore". Bonatti poi si esprime sull'inserimento dei nuovi innesti: "Abbiamo cambiato circa il 60% della rosa e devo dire che si è ricreata una buona amalgama, sono soddisfatto. Credo che il gruppo sia unito come lo scorso anno, quindi penso siamo sulla strada giusta per cogliere dei successi. Le scelte? Io le faccio per il bene del club, quindi compio valutazioni complete e a 360 gradi: dal punto di vista caratteriale, tecnico, tattico, atletico, capacità d’apprendimento. Sono soddisfatto degli elementi presenti in questo gruppo, penso ci siano potenzialità che spetta a me far diventare reali".
Nella prima giornata di campionato la Lazio sarà di scena a Vignanello, data l'indisponibilità del Mirko Fersini di Formello. Di fronte, come detto, i biancocelesti si troveranno il Chievo Verona: "La prima di campionato ha sempre un sapore particolare - commenta Bonatti - c’è da combattere con tensioni emotive che non si ritrovano nelle altre partite. Essendo la prima ci sono poche informazioni sull’avversario, in questo periodo noi abbiamo lavorato sui nostri sistemi di gioco, voglio vedere quanto abbiamo appreso. L’erede di Rossi? La cosa importante per un allenatore è la verifica dell’efficacia dello sviluppo offensivo. Rossi è un ragazzo dalle qualità straordinarie e nello scorso anno è stato il catalizzatore di molti flussi di gioco ma a me non interessa che ci sia un giocatore che faccia 25 gol, mi interessa che ci sia una coralità all’interno della quale il singolo può mostrare le proprie qualità. Poi chi segna non è importante. Non ho paura a dire che credo molto in questa squadra.L’anno scorso abbiamo vinto il girone dopo quattro anni che non accadeva, abbiamo fatto il record di vittorie consecutive e portato sette giocatori a giocare tra i professionisti. Per migliorarci, dobbiamo portare più giocatori tra i professionisti o farlo ad un livello superiore". Poi su Miceli: "In questa stagione giocherà a centrocampo, colgo l’occasione per ringraziarlo ancora per lo scorso anno, ma il passato è passato. Ora ci approcciamo ad una nuova stagione, lo facciamo con entusiasmo e consapevolezza dei nostri mezzi. Abbiamo aumentato il numero di sedute di allenamento perché per poter arrivare a raggiungere obiettivi importanti il lavoro è necessario, anche se si è dotati di grande talento". Infine, due considerazioni anche sui nuovi Pedro Neto e Bruno Jordao: "Non ho ricevuto nessuna comunicazione per loro - afferma Bonatti - quindi rientrano nella gestione di Inzaghi. Ho avuto modo di vedere Pedro Neto contro il Porto, credo che abbia ottime caratteristiche che la società ha intravisto e su cui ha voluto quindi puntare per il futuro".