Lazio, un avvio shock: mai così male negli ultimi 12 anni

Vedere la Lazio Primavera lì in fondo alla classifica ci fa un effetto strano. Lei che ci aveva abituato negli ultimi anni ad imporsi tra le protagoniste del campionato. Anche la scorsa stagione, nonostante una rosa inferiorire a tante altre, il team di Andrea Bonatti è riuscito ad emergere con gioco e fame agonistica, mantendendo un trend e un curriculum degno della storia della Primavera capitolina. Dal 2000 ad oggi pochi passi falsi per l'Under 19 che ha alternato alla sua guida tecnici del calibro di Sesena, Bollini e Inzaghi, tra finali, Coppe, Scudetti vinti e persi. La storia è un po' cambiata negli ultimi tempi e il miracolo dello scorso anno, Bonatti ad oggi non è ancora riuscito a ripeterlo. Sarà che la nuova Primavera 1 è formata da un girone unico, arduo, equilibrato e con un coefficente di difficoltà decisamente più alto. Fatto sta che l'unico punto conquistato in quattro partite non fa altro che disegnare un quadro opaco dalle parti di Formello al quale non eravamo più abituati. L'ultima volta che i biancocelesti centrarono un solo pareggio dopo 360 minuti disputati fu nel lontano 2005-2006. Pensate: in rosa c'era Lorenzo De Silvestri (unico vero elemento che è riuscito ad imporsi nel calcio ad alti livelli), in panchina Roberto Sesena: tre ko con Ternana, Arezzo e Bologna, un pareggio con il Gubbio. Poi l'ascesa nelle stagioni a seguire, fino ad un ritorno tra le difficoltà del giorno d'oggi. Fiorentina, Udinese e Chievo non saranno l'Arezzo e il Gubbio (con tutto il rispetto), ma la Lazio è abituata e ci ha abituato a ben altri lidi. Chissà, però, se il miracolo compiuto da Bonatti e i suoi lo scorso anno sia solo rimandato di qualche settimana. Ma serve iniziare a spingere sull'acceleratore il prima possibile.

A seguire l'andamento della Lazio Primavera nelle prime quattro giornate dal 2005/2006 al 2016/2017