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Derby da pazzi: illusione Lazio, la Roma pareggia in rimonta

Bari e Tounkara portano avanti i biancocelesti meritatamente. Riccardi accorcia, l'attaccante spagnolo si fa espellere, la gara si accende e Nura regala un punto a De Rossi

LAZIO Rus; Silva, Baxevanos, Petro; Spizzichino, Bari (43’st Al Hassan), Miceli, Rezzi (47’st Marchesi), Zitelli; Sarac (39’st Aliaj), Tounkara PANCHINA Alia, Falbo, Kalaj, Boateng, Javorcic, Marchesi, Aliaj, Paglia, Battistoni, Peguiron, Al Hassan, Mohamed ALLENATORE Bonatti
 ROMA Romagnoli; Nura, Ciavattini, Cargnelutti, Valeau; Sdaigui, Marcucci, Riccardi; Cappa (5’st Bouah), Antonucci, Besujen (39’st Petrungaro) PANCHINA Greco, Diallo Ba, Kastrati, Trusescu, Meadows, D’Orazio, Semeraro, Petruccelli, Pezzella, Barbarossa ALLENATORE De Rossi
MARCATORI Bari 39’pt (L), Tounkara 10’st rig. (L), Riccardi 15’st (R), Nura 36’st (R)
ARBITRO Massimi di Termoli ASSISTENTI Della Vecchia e Abagnara
NOTE Espulso Tounkara (L) al 23’st per fallo a palla lontana Allontanato l’allenatore Bonatti (L) al 30’st per proteste Ammoniti Nura, Bari Angoli 4-6 Rec. 4’st

E’ stato derby vero, di quelli che ti tengono incollati al seggiolino fino all’ultimo secondo. E’ stato derby vero soprattutto dal punto di vista emozionale, meno da quello tecnico. Un gran primo tempo della Lazio contro una Roma troppo ferma sulle gambe e chiuso meritatamente in vantaggio dai biancocelesti grazie a Bari. Un copione non cambiato a inizio ripresa con il rigore realizzato da Tounkara (chi si rivede) che poi però, in maniera negativa, ha cambiato la partita. Prima il lampo di Riccardi che ha accorciato le distanze, poi l’espulsione per rosso diretto all’attaccante che ha rimesso totalmente in gioco la Roma che ha trovato la forza per pareggiare, con il gol-liberazione di Nura, e anche di sfiorare il tris dell’impresa nel finale. Tante emozioni, tanti errori, tanto spettacolo per un pareggio che alla fine però serve poco ad entrambe.

Meglio la Lazio Il derby entra subito nel vivo, la Roma prova a prendere in mano il match, ma è la Lazio ad avere la prima occasione per sbloccare la gara: corner dalla sinistra battuto da Miceli e colpo di testa di Baxevanos che costeggia lo specchio della porta giallorossa e termina sul fondo. Brivido. La Roma risponde all’11’ con Cappa che dalla destra rientra sul sinistro, ma chiude troppo l’angolo di tiro e la palla si perde a lato. Il pressing istantaneo dei biancocelesti funziona bene e la Roma, tecnica e veloce, ma non fisica nei tre davanti, fa fatica a prendere in mano il match. Su un break è Riccardi ad avere i metri giusti per pensare e calciare: il suo destro da fuori è potente, ma impreciso. L’occasione più clamorosa del primo tempo arriva al 23’ e ad avercela è la Lazio: palla dentro di Spizzichino, Tounkara addomestica bene il pallone e appoggia a rimorchio per Sarac che aggiusta il mirino e calcia con il piatto destro: specchio della porta incredibilmente mancato. Roma a sprazzi, Lazio più in partita, più vogliosa, più cattiva. Al 35’ è Spizzichino ad avere sul suo destro un’altra buona chance: il suo piattone è un passaggio a Romagnoli. Un minuto più tardi è Sarac a non riuscire ad intervenire su un cross dalla destra. Al 39’ lampo della Roma: Baxevanos scivola, Cappa mette dentro per Antonucci, ma il numero 10 tutto solo spara clamorosamente alle stelle. Il calcio non perdona: al 39’ la Lazio passa meritatamente in vantaggio. Botta da fuori di Tounkara, Romagnoli respinge troppo corto e Bari arriva come un falco sulla preda: tap-in vincente, il Fersini esplode, la Lazio è avanti.

Illusione biancoceleste Ad inizio ripresa il copione del match cambia poco: Lazio più reattiva, Roma un po’ col freno a mano tirato. De Rossi se ne accorge e prova a cambiare qualcosa: fuori Cappa, dentro Bouah. Non serve a nulla, anzi. Al 10’ l’episodio che cambia il match e tinge ancor più di biancoceleste il derby: slalom di Spizzichino, palla vagante sul quale vanno all’unisono il terzino e Nura. L’arbitro, tra molti dubbi e più di una protesta, assegna il calcio di rigore. Dal dischetto Tounkara è freddissimo: palla a sinistra, Romagnoli a destra e 2-0. La Roma è alle corde, ma al 15’ riesce a sfruttare un break che riapre subito la partita. Valeau se ne va sulla destra e trova dentro Riccardi che controlla alla perfezione e schiaccia in rete un mancino che non lascia scampo a Rus. Tutto riaperto.

Tounkara fuori, riecco la Roma Poi però succede quello che non ti aspetti (o quasi, essendo un derby): Tounkara colpisce Sdaigui a palla lontana e l’arbitro estrae il rosso. I biancocelesti protestano, gli animi in campo si scaldano e anche tra le panchine (Bonatti il più acceso: “Tre derby, tre rossi: sarà un caso?”) vola qualche parola. Si riprende a giocare e la Roma, forte anche della superiorità numerica, riesce finalmente ad impegnare la metà campo avversaria. Al pareggio i giallorossi ci vanno vicinissimi: Nura tira fuori il coniglio dal cilindro, destro da fuori, palla a uscire e che riscende clamorosamente sulla traversa. Sono però solo le prove generali di quello che succederà al 36’: il nigeriano riprende palla dal limite e fa esplodere un altro bolide da fuori. Il terzino coglie di nuovo la traversa, ma dalla parte giusta, quella interna, con la palla che rimbalza oltre la linea. Un gol che vale il pari e che va le tanto anche per  Nura, dopo due anni di calvario passati quasi sempre in infermeria. 2-2 e adesso la Roma crede nella mega rimonta: un’impresa che Riccardi, al 43’, per poco non porta a compimento: palla controllata al limite, spostata sul destro e calciata forte verso il secondo palo. Rus scende giù veloce, tocca con i guantoni e la palla va sul palo, per poi danzare pericolosamente vicino alla linea di porta. E’ questa l’ultima emozione di un match che è stato derby vero tra giocate, errori, tensioni e brividi, concluso con un pareggio che però in chiave classifica serve a poco.

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