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Viterbese, quell'aiuto dai cugini per fermare il Teramo

Dopo il prezioso successo sui rossoblù marchigiani, i castrensi riposeranno. Ad essere chiamati in causa sono, perciò, i reatini impegnati con i marsicani. Basterebbe un pareggio...

19 Marzo 2019

Viterbese in esultanza (FOTO Viterbesecastrense.it)

Viterbese in esultanza (FOTO Viterbesecastrense.it)

Viterbese in esultanza (FOTO Viterbesecastrense.it)

Le insidie, nel calcio, sono pronte a venir fuori in ogni partita. E' una delle tante leggi di uno sport diviso in mille categorie ma che poi, alla fine dei conti, regala e dimostra a tutti sempre le stesse cose. Il gruppo di Alessandro Boccolini, ad esempio, di insidie quest'anno ne ha vissute e superate tante, mettendo in campo sempre le proprie di leggi, sovrapponendole a quelle più incerte e non faziose del calcio. E' successo anche nell'ultima uscita dei suoi ragazzi, a San Benedetto del Tronto. Una gara apparentemente facile nei pronostici eppure risolta soltanto a metà della ripresa. I rossoblù marchigiani, dal canto loro, cercavano punti preziosi per staccare il podio delle ultime, impegnate nel prossimo weekend a Cave, Ascoli e con il Potenza. La gara fatica a sbloccarsi e si risolve soltanto al 18' con la zampata di Menghi. Tre punti che valgono tantissimo, più dei 38 raccolti sin lì. Perché sabato la Paganese ospita la Ternana in un big match che èuò cambiare ancora gli equilibri di testa. Ma soprattutto perché il Teramo è a meno dieci, va a Rieti con l'imperativo della vittoria e il peso delle responsabilità. E allora, ecco che il discorso delle insidie torna. Delle incertezze, degli ostacoli e della forza messa in gioco per scavalcarli e continuare a correre. I Leoni di Viterbo sin qui lo hanno fatto magistralmente, ora occorre attendere soltanto che il caricamento verso la post-season si completi. Insomma, che il calcio restituisca quanto offerto dai gialloblù in questa stagione così esaltante. Fatta di gruppo, amalgama, intese e totale coordinamento con i risultati ottenuti. Ora, appunto, il turno di riposo. Anzi, alla finestra. Affacciati al match degli amarantocelesti: in fondo, le parentele dovranno pur contare nei momenti del bisogno. O no?

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