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Lazio, adesso non mollare e riparti dal Chievo

La squadra di Menichini, dopo tre sconfitte consecutive, ha la necessità di ritornare a fare punti mantenendo la sua identità

28 Ottobre 2019

Alessandro Cerbara ©DeCesaris

Alessandro Cerbara ©DeCesaris

Alessandro Cerbara ©DeCesaris

La Lazio di Leonardo Menichini, dopo un buon inizio di stagione che lasciava spazio a sogni e speranze, si ritrova adesso ad aver incasellato una serie di tre sconfitte consecutive. Nove i punti persi dunque, negli ultimi tre turni, seppur, ad onor di cronaca, è doveroso dire che questi stop sono arrivati con squadre di tutto rispetto e che per due terzi comandano il girone; stiamo parlando dell’Atalanta, della Sampdoria e del Cagliari. Insomma i risultati non arrivano più, ma quello che ha mostrato la Lazio fino a questo momento è senza dubbio incoraggiante, considerando soprattutto che questa squadra lo scorso anno militava nella serie cadetta. Anche nell’ultima sfida, ad esempio, contro la compagine sarda la prestazione biancoceleste non è stata completamente da dimenticare, peccato giusto per quei cinque minuti ad inizio ripresa che hanno dato modo al Cagliari di mettere la testa avanti. Ma andiamo per gradi: la Lazio al pronti via si porta in vantaggio grazie al solito Cerbara che con un colpo da biliardo aveva gonfiato la rete alle spalle di Ciocci. Poi intorno alla metà del primo tempo arriva la rete cagliaritana firmata Gagliano, il secondo miglior marcatore del girone dopo il genoano Bianchi, che ristabilisce la parità concedendo ai suoi di rientare negli spogliatoi sul parziale di 1-1. Fino qui si era vista una buona Lazio che, con due sconfitte alle spalle e contro la prima della classe, non aveva affatto sfigurato, giocandosi la gara a viso aperto. Inizia il secondo tempo però ed i ragazzi di Menichini restano negli spogliatoi, almeno in quei maledetti dieci minuti iniziali che permettono al Cagliari di siglare le reti del sorpasso e dell’allungo. Un black-out che costa caro perchè da lì la Lazio non riuscirà più a rimettersi in partita. Adesso il mister dovrà essere bravo a spiegare ad i suoi ragazzi che le sconfitte fanno parte di un percorso di crescita e che è inutile perdere tempo a guardarsi indietro quando c’è ancora tanto da giocare e c’è ancora spazio per sognare e sperare. Il calendario ora è benevolo dato che, dopo due partite complicate, arriverà il Chievo, ancora fermo a due punti in classifica; un avversario, quindi, che potrebbe essere quello giusto per ricominciare a macinare punti.

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