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Lazio-Roma un derby nel derby: difesa ai Raggi X

Andiamo a vedere le caratteristiche e i giocatori delle due squadre reparto per reparto, mettendoli a confronto

Siamo sempre più vicini al Giorno del Giudizio. L'aria da derby già si respira a pieni polmoni. Un aria che si fa sempre più pesante ogni giorno che passa. Lazio e Roma vogliono vincere, come in ogni derby che si rispetti, ma per farlo a volte il cuore non basta. Servono tecnica, tattica e testa. Tre T importantissime e da analizzare. Per questo prima del match abbiamo deciso di andare a vedere più da vicino le caratteristiche di ogni squadra reparto per reparto. Partiamo quindi dalla difesa. 


Lazio nel passato pensando al futuro


Il passato non si rinnega, Menichini lo sa bene e dopo un pre stagione nel quale sembrava voler optare per una difesa a 4, il mister ha invece deciso di puntare nuovamente sulla difesa a 3, come nella stagione passata. Una scelta all'insegna della continuità, nella quale il suo punto fermo sembra essere solamente Armini. Purtroppo il capitano non sarà della partita, ma le sue qualità sono indiscutibili: grandi doti d'impostazione, buon senso della posizione e tanta personalità. Personalità che nel derby dovrà dimostrare di avere il giovane Franco. Il difensore potrebbe essere schierato tra i titolare. Giocatore atipico, che se si vanno a leggere i numeri fanno pensare più ad un centrocampista che ad un difensore. Sono infatti più di 30 i gol messi a segno da Franco nelle ultime 3 stagioni, un numero impressionante e che il calciatore biancoceleste vuole cercare di incrementare già a partire dal prossimo match. Altra colonna importante sembra essere Kalaj. Il difensore albanese fin'ora si è dimostrato tra i più affidabili dietro, anche se in qualche occasione si è messo in luce per errori da matita rossa. Infine Cipriano e Petricca. Due giocatori diversi, ma che possono rientrare nelle rotazioni di Menichini vista la squalifica di Armini. La difesa è a 3 solo sulla carta perché si sa che i due esterni tendono ad abbassarsi in fase di non possesso. E i due laterali principi di questa squadra sono De Angelis e Ndrecka. Il primo giocatore dal piede educatissimo, che in questa stagione ha in tasca già diversi assist. Il secondo dotato di grande corsa e un bel tiro da fuori. In queste settimane Menichini avrà sicuramente lavorato per affinare i dettagli e far capire i suoi i meccanismi che l'allenatore vuole siano ben oliatie che fino ad ora sembravano essere arrugginiti. 


Roma e una difesa fatta di cambiamenti


De Rossi in questa stagione ha dimostrato di saper cambiare e i risultati gli danno ragione. Certo a volte è stato obbligato, ma il mister  ha dato fiducia a tutti. Nel derby mancherà sicuramente Trasciani, capitano e leader di una difesa che senza la sua colonna a volte va in difficoltà. De Rossi nelle partite importanti, vedi quella con l'Atalanta, si è affidato spesso a Plesnierowicz. Il giovane difensore polacco ha dato risposte positive sul campo. Nonostante sia da pochi mesi in Italia, infatti, il calciatore sembra essersi già adattato bene. L'altro centrale potrebbe essere Bianda. Il francese è già da diverso tempo in Italia e quest'anno ha alternato diversi alti e bassi. Le qualità fisiche non si discutono, sembra mancare la continuità mentale nell'arco di tuttta la partita. Chissà che il derby non possa essere la partita della svolta. Una buona prestazione potrebbe infatti dare a Bianda la spinta necessaria per proseguire nel migliore dei modi la stagione. Ad insidiare i due centrali ci sono Buttaro, Santese e Ndiaye Codou. Tutti hanno fatto almeno una partita questa stagione e potrebbero rubare una maglia da titolare a sorpresa. Nella difesa a 4 di De Rossi i due terzini hanno anche compiti di spinta. Non si può non parlare allora di Calafiori, esterno con ottime qualità offensive, ma che non disdegna la fase difensiva. Un pó meno protagonista, ma più lavoratore invece Parodi, che con l'infortunio di Bouah è salito in cattedra con personalità. Sicuramente la Roma, in caso di presenza di Calafiori, in dubbio per una possibile chiamata in Prima Squadra, spingerà molto di più dalla sua parte. Se il giovane terzino non ci fosse, toccherebbe allora a Semeraro e in quel caso la Roma dividerrebe gli attacchi sulle due fasce. Le scelte sembrano fatte, la Roma è pronta ad alzare il fortino. 


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