COPPA ITALIA
È un Frosinone strepitoso: Hide Vitalucci elimina l'Inter!
Impresa memorabile dei giallazzurri di Luigi Marsella. Al Suning Center la doppietta dell'italo-giapponese regala ai ciociari il pass per i quarti di finale
OTTAVI DI FINALE PRIMAVERA TIM CUP - INTER-FROSINONE 1-2
INTER Stankovic 6, Vaghi, Kinkoue 5, Ntube 5, Persyn , Schirò 5 (22'st Fonseca 5), Squizzato 5.5 (22'st Boscolo Chio 5.5), Colombini 5.5, Oristanio 6, Mulattieri 6 (13'st Gnonto), Vergani 5.5 (37'st Bonfanti) PANCHINA Tononi, Moretti, Cortinovis, Burgio, Sami, Vezzoni, Attys ALLENATORE Armando Madonna
FROSINONE Trovato 6.5, Nigro 7.5, Tonetto 8, Vecchi 7, Verde 7.5, Giordani 7, Venturini 7.5, Santi 7.5, Luciani 7.5 (45'st Altobello sv), Obleac 7.5, Vitalucci 8 PANCHINA Salvati, Esposito, Di Razzo, Coccia, Ortenzi, Selvini, Lauro, Morelli ALLENATORE Luigi Marsella
MARCATORI Mulattieri 15'pt (I), Vitalucci 2'pt, 31'st (F)
ARBITRO Gualtieri M. di Asti, 7 ASSISTENTI Gualtieri C. di Asti e Dicosta di Novara
NOTE Ammoniti Kinkoue, Persyn Angoli 8-2 Fuorigioco 5-4 Rec. 4'st
Il pallonetto di una vita. Il tocco magico che mentre il pallone supera il portiere e accarezza la rete, stenti a crederci e ti sembra di sognare. Hide Vitalucci consegna al Frosinone il pass per un altro traguardo storico: l'Inter esce dalla Coppa Italia, i ciociari si iscrivono con merito al tabellone dei quarti di finale e noi vogliamo incontrare lo sceneggiatore che continua a scrivere con la penna dei talentuosi, un viaggio così. Perché le emozioni vissute sul campo sono state uniche e al triplice fischio sei ancora lì a chiederti se davvero è successo. Sì, è successo davvero.
Apoteosi giallazzurra, ai quarti sarà Verona
Primavera 1 versus Primavera 2. No, semplicemente Primavera. Talmente solare e bella, come la stagione del risveglio che non smetteresti mai di guardarla. Il Frosinone di Luigi Marsella governa il match, ruba l'occhio nel primo quarto d'ora e a centrocampo i giallazzurri sono argini insuperabili. L'Inter segna su una folata offensiva di Persyn: il cross non trova ostacoli e Vergani suggerisce a Mulattieri il tap-in. Ma è un episodio: perché il Frosinone è più brillante, arriva con facilità al tiro e sviluppa con convinzione. Un 3-4-3 che diventa 3-5-2 quando Venturini si allinea come intermedio di centrocampo. Le conclusioni dal limite di Obleac e Venturini trovano Stankovic pronto. Nella ripresa il fil rouge cambia, l'Armata Marsella ha installato Fifa 20 negli spogliatoi e gli indicatori tecnici e motivazionali sono tutti all'insù. I leoni si siedono subito al tavolo e indossano gli abiti da croupier: Vitalucci vede autostrade dove gli altri non osano immaginare alcun sentiero, porta in gita Squizzato e Ntube e di sinistro sublime rimette il discorso qualificazione in bilico. Marsella non mescola le carte dal mazzo, Madonna prova a pescare assi per tornare avanti, si rivelano suo malgrado tentativi vani. Se il primo tempo dei ciociari è stato ad alti livelli, il secondo sfiora la perfezione. Produzione offensiva straordinaria, fase difensiva dagli ottimi coefficienti. Luciani svolge un lavoro di rifinitura da standing ovation, Tonetto è una locomotiva e Santi ringhia su ogni pallone. Con questo spirito da Premier League si fa la storia. Obleac innesca il turbo e smista nello stretto con Luciani e Vitalucci: è il triangolo delle Bermuda dove affonda l'Inter. Il gioiello di Vitalucci manda il Frosinone in paradiso. Come la bussola di Jack Sparrow che punta verso i più grandi desideri, il Frosinone con un gioco spaziale si è regalato un Natale da sogno. Ai quarti sarà Verona-Frosinone.