Primavera 2

Tor Tre Teste - Romulea: 20 minuti per trovare Alagna

Rossoblù contro gli amaranto oro. Emiliano Corsi contro Belardo. Erano le gare di Sordilli, Silvestro, Marras. Eppure in campo c'era una stellina che notarono in pochi...

Esistono giocatori che sono professionisti già nei dilettanti. Sono rari - molto più rari di quanto si crede - ma si vedono subito. La classe, la visione di gioco. La personalità, la leadership, l'altruismo. Tutti fattori che ricordiamo perfettamente di aver notato in Manuel Alagna. Stagione sportiva 2018/2019, siamo al Candiani, casa della Tor Tre Teste. I rossoblù ospitano la Romulea. Erano i tempi in cui sulle due panchine c'erano Emiliano Corsi e Roberto Belardo, una sfida tanto affascinante quanto emozionante. Vincono i padroni di casa per 2-1 all'ultimo minuto, un vero e proprio colpaccio. In quella Tor Tre Teste c'erano ragazzi del tipo: Sordilli, Marras, Marino, Consoli. Nella Romulea c'era Silvestro, poi andato all'Inter. Giocatori di gamba, che rubavano la scena e soprattutto i cuori di chi amava la qualità. Dopo venti minuti di gioco, però, notammo immediatamente Alagna. Badate bene: farsi notare per un difensore centrale è molto complicato - chi è del mestiere sa - ma Manuel lo notavi immediatamente che era prestato per la categoria. D'altronde nei dilettanti vedere un centrale di difesa alzare la testa, impostare senza paura dettando i tempi di gioco, curare alla perfezione la fase difensiva e riuscendo anche a segnare parecchi gol pesanti è una grande rarità. Occhio, però. In quella stagione c'erano giocatori di grandi prospettive in tante squadre della nostra regione. Lui però aveva qualcosa che lo distingueva da molti ed è il fattore che probabilmente gli ha permesso poi di sbarcare nel professionismo. Può sembrare una banalità, ma fidatevi non lo è. Manuel Alagna aveva fame. Di imparare, di vincere, di mettersi a disposizione della squadra. Con la sua Tor Tre Teste - di cui era il capitano - vince il titolo regionale degli Allievi Elite e sfiora l'impresa tricolore in terra romagnola. Con la Rappresentativa Allievi si laurea - sempre da capitano - campione d'Italia al Torneo delle Regioni. Noi ce lo ricordiamo bene, venne anche nella nostra redazione a condurre GR Review in una mattinata spensierata. Un ragazzo di un'educazione unica, che si è fatto da solo. E' così, non c'è niente da fare: ci sono giocatori il cui talento è talmente tanto straripante che diventano automaticamente predestinati. Alagna lo abbiamo visto crescere giorno dopo giorno, attraverso il lavoro quotidiano, il sudore, la fatica, l'applicazione. Edoardo Pane, che lo conosce bene, sbarca ad Ascoli e la prima cosa che chiede è: "Voglio Alagna in Primavera".  Manuel diventa capitano - e la sua natura - ed insieme a suoi trascina i bianconeri in vetta alla classifica della Primavera 2, a dieci punti dalla seconda. Qualche tempo fa ci chiamà un giornalista marchigiano, ci disse questa frase: "Noi abbiamo visto uno devi vostri. Si chiama Alagna, giocatore prestato per la Primavera 2, credimi". In quel momento ci è venuto in mente Tor Tre Teste - Romulea, Corsi contro Belardo e quel centrale di difesa che ci rubò gli occhi. "Ti credo, amico mio, ti credo".

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