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William Bianda: la Roma è al lavoro per evitare una minusvalenza

Il club capitolino sta cercando di piazzare il centrale francese per cercare di limitare i danni

04 Giugno 2020

William Bianda ©De Cesaris

William Bianda ©De Cesaris

William Bianda ©De Cesaris

Inutile girarci intorno, l'esperienza di William Bianda nella Capitale è stata disastrosa. Acquistato dalla Roma il 28 giugno 2018 dall'allora direttore sportivo Monchi, il difensore centrale non si è mai realmente ambientato nel calcio italiano. Nei piani della società il francese avrebbe dovuto far parte del pacchetto difensivo della prima squadra, ma ben presto lo staff si è reso conto che non sarebbe stato adatto per un impiego così importante. Tanto è che nel corso della stagione Eusebio Di Francesco non lo ha mai praticamente preso in considerazione, se non per qualche allenamento durante la settimana. Bianda ha provato invano a mostrare il suo valore in tutti i modi, non riuscendo però ad imporsi con efficacia nemmeno nella Primavera di Alberto De Rossi. Tra prestazioni negative e qualche acciacco fisico si è visto anche scavalcare nelle gerarchie del tecnico romano. Per il suo trasferimento la Roma ha sborsato la bellezza di 6 milioni di euro (vi era anche una variabile legata ai bonus che sarebbe potuta arrivare fino ad un massimo di 5 milioni qualora il calciatore avesse raggiunto determinati obiettivi sportivi). Al ragazzo uno stipendio netto di 800 mila euro (un milione e mezzo lordo), un salario di tutto rispetto considerando che nella stagione 2018/2019 Cengiz Under, ad esempio, guadagnava 1 milione all'anno e Antonio Mirante 900 mila euro. Nicolò Zaniolo? 700 mila. Ora, errori nella valutazione di un giocatore ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, ma adesso la Roma è costretta a sistemare questo mini-disastro economico, a maggior ragione in un periodo così delicato per le casse del club. Come risolvere la questione? Bella domanda. Al momento William Bianda si trova in Francia, rientrato con l'emergenza Coronavirus e per lui si sta cercando una sistemazione adeguata per cercare di non rendere vano il grosso investimento fatto. L'idea è quella di lasciarlo proprio in Francia, magari in prestito in un club di Ligue 2, per cercare di valorizzarlo ed evitare così una minusvalenza. Resta da capire anche il rebus legato al suo alto ingaggio, considerando che difficilmente un club di seconda divisione può permettersi uno stipendio pesante.

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