Castigliani, l'attaccante che a undici anni scelse la Lazio

Se è vero che i buoni giocatori si vedono già dalla più giovane età, Simone Castigliani, attaccante della Primavera biancoceleste, è un tesoretto da tenersi stretto. In questa stagione il bellissimo gol segnato in Coppa Italia contro il Napoli e quello siglato nella sfida di campionato contro il Bologna hanno confermato quanto la squadra di Menichini possa contare su un ottimo elemento offensivo. Nato e cresciuto sul rettangolo verde, tira i suoi primi calci al pallone alla Life, una piccola squadra nei pressi del suo quartiere. Dopo il passaggio in un club di Morena, è all'età di undici anni che davanti agli occhi si apre un bivio. Una scelta, tra Lodigiani e Lazio, a cui Simone non pensa neanche troppo. La possibilità di vestire una maglia così importante come quella biancoceleste non capita di certo a tutti. In poco tempo quella valigia piena di sogni diventa un borsone nero: su un lato c'è un'aquila, dall'altro il nome Castigliani. La Lazio diventa per lui una scuola dove poter crescere, come calciatore e come uomo, perchè un campione si vede in campo, ma soprattutto fuori. A quest'età i compagni di squadra diventano come fratelli, uno su tutti Marco Bertini, che come lui è cresciuto con la maglia della Lazio e rappresenta oggi un amico e una spalla su cui potersi appoggiare. Un percorso che ricorda quello di un ragazzo che oggi ha realizzato il suo sogno e che sulle spalle ora porta il numero trentadue: Danilo Cataldi, idolo della tifoseria e giocatore a cui si ispira. Magari, presto sarà proprio il centrocampista a guardare Simone, per servirgli un assist o per festeggiare insieme un gol targato Castigliani.