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L'ex tecnico di Santa Severa e Città di Cerveteri è stato chiamato come secondo di Coppitelli al Torino
28 Dicembre 2021
Michele Zeoli in posa allo stadio Grande Torino
Lo ricordiamo volentieri perché ha allenato i dilettanti nel Lazio ma anche perché è stato un calciatore importante a livello professionistico. Ora, professionista, c’è tornato nuovamente, al Torino addirittura, la squadra che tifa da bambino e che lo ha assoldato come vice di Federico Coppitelli. Michele Zeoli è uno che la gloria l’ha guadagnata col sudore e i sacrifici, direttamente sul campo: è sempre stato così e sempre sarà. "Per me è un sogno che si realizza -racconta proprio il nuovo tecnico dei granata- sono del Torino da sempre ed è da sempre che, sto nel mondo del calcio; ritrovarmi in un ruolo importante, alle dipendenze di un’allenatore giovane ma destinato a far grandi cose, è veramente una grande soddisfazione oltre che motivo di orgoglio personale". Il Torino ha dato questa grande possibilità a Michele Zeoli: il club piemontese, lo sappiamo tutti, è famoso per il proprio lungimirante settore giovanile, in tutto il mondo. "In Italia siamo tutt’ora un top club in termini di campionati e trofei conquistati nel corso del tempo. Chiaramente stiamo rimodulando e costruendo per migliorare in un’epoca ed in un contesto, dove la competitività è veramente a livelli stratosferici". Zeoli che, durante la settimana, ha modo di confrontarsi col tecnico della prima squadra: l’ex Genoa e Verona Ivan Jurić. "In questo momento la mia fortuna è poter imparare e crescere attraverso anche professionisti di primo livello come il tecnico croato. Con la prima squadra sosteniamo dei test prevalentemente nel mezzo della settimana: per i ragazzi si tratta di un grande stimolo ma anche per il sottoscritto chiaramente. Con Federico Coppitelli invece c’è un feeling già importante: ci siamo sintonizzati sullo stesso binario sin dal primo incontro: da lì è nato tutto"
L’ex allenatore di Santa Severa e Cerveteri ha coronato un sogno difficile da immaginare per chiunque: un tempo era giovane calciatore anche lui, ora li allena, svezzandoli, per introdurli nel mondo del calcio adulto, i ragazzi. "Al Torino siamo secondi in campionato. Abbiamo perso proprio pochi giorni fa con l’Inter che mi ha fatto veramente una grande impressione. Il livello è altissimo; ogni squadra che abbiamo affrontato ha proposto idee di calcio diversificate e intriganti, durante fasi diverse dei match vissuti: è come stare in un’Accademia: fantastico. Ora stacchiamo un po’ la spina poi, derby con la Juventus che per me, da vero granata puro di cuore, vale doppio. Ai ragazzi chiedo massima attenzione ai particolari ma in generale invito tutti i giovani ad imparare ad ascoltare e, ad assimilare concetti, non solo calcistici, da chi l’esperienza per farlo, oltre alle competenze professionali del caso, direi quantomai opportune". Nel Lazio, Zeoli ci è tornato per trascorrere la vacanze natalizie. "Mi riposo e cerco di ricaricarmi attraverso i miei familiari stretti. Sono a Torino dal 25 Luglio ed ho già compreso quanto sia bello e indescrivibile, a livello di sensazioni, poter far parte di questo storico club dal fascino magico e unico". I sogni insomma alla fine poi si avverano "Nel mio caso sì, per questo mi sento di consigliare ai giovani di provarci sempre e di non mollare mai neanche di un centimetro dinanzi alle avversità che anzi rappresentano sempre un’opportunità a mio modo di vedere".Sotto l’albero di Natale un vero racconto di calcio fiabesco dunque, dove nel cuore di un bambino poi divenuto adulto, il sogno si è materializzato attraverso la qualità che un percorso di vita riserva a chi ha talento ma anche cura nel preservalo e, valorizzarlo
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